Matteo Salvini, l'avvertimento apocalittico al Quirinale: "Il rischio è la frattura tra palazzi del potere e popolo"
Matteo Salvini rompe il silenzio sull'attuale stallo nella formazione del governo sulla nomina del prof. Paolo Savona al ministero dell'Economia. Dopo il post su Facebook "Ora sono arrabbiato", in riferimento alle indiscrezioni sulla contrarietà del Quirinale per la figura dell'economista anti-euro, il leader della Lega ha avvertito: "L'unico rischio che vedo è l'ulteriore frattura, distanza fra i palazzi del potere e il popolo". Leggi anche: Salvini pronto a rompere, lo scontro inaudito su Savona: "Cosa vuole davvero Matarella" L'attacco del leghista non si rivolge mai in modo esplicito al Colle, ma il riferimento è chiaro: "Se qualcuno rallentasse ancora questo processo di cambiamento e facesse saltare un lavoro che ci è costato 15 giorni di sacrificio... tornerei ad essere arrabbiato. Ora - ha concluso - sono determinato". "Speriamo che nessuno abbia nulla da eccepire sulla lista dei nomi proposti dalla Lega - ha proseguito Salvini, precisando che - avere dei ministri che vanno in Italia, in Europa e nel mondo a difendere gli interessi degli italiani è un valore, è un pregio ed è un orgoglio". "Per rispetto sia del presidente del Consiglio che del Presidente della Repubblica i nomi li consegnerò al presidente del Consiglio che lo discuterà con il presidente della Repubblica. Secondo noi la squadra che parte è quella che vince, che risponde ai sentimenti, alle necessità e ai desideri dei cittadini italiani". "Ovviamente come in Italia mai nessuno ha eccepito su un ministro belga, tedesco o francese - ha proseguito Salvini facendo sempre riferimento alla figura di Paolo Savona, economista anti euro - é altrettanto chiaro è evidente che i ministri che rappresentano gli italiani non devono necessariamente avere il gradimento dei tedeschi, dei francesi o di chiunque altro". "Noi siamo pronti, tempo da perdere non ce n'è. Non è questione di nomi e cognomi ma di rispetto del voto degli italiani. Speriamo che nessuno abbia niente da eccepire su nessuno di questi nomi che secondo noi rappresentano al meglio l'interesse nazionale degli italiani", ha aggiunto Salvini, al termine della riunione con i dirigenti e i segretari regionali. "Avere dei ministri che vanno in Italia in Europa e nel mondo a difendere gli interessi degli italiani è un valore ma per rispetto, tanto del presidente del Consiglio quanto del presidente della Repubblica, i nomi li consegno al presidente del Consiglio incaricato per discuterne col presidente della Repubblica", ha proseguito Salvini, che non ha mai nominato Paolo Savona. "Nessuno in Italia ha mai eccepito su ministro tedesco o francese, è altrettanto evidente che i ministri che rappresentano gli Italiani non devono necessariamente avere il gradimento dei tedeschi, dei francesi o di chiunque altro", ha concluso.