Paolo Savona, la profezia sul governo di Fabio Rampelli: "Se salta il professore, salta il governo"
"È inaccettabile che l'Europa scelga i ministri per l'Italia. Non c'è mai stato da noi un dibattito per stabilire quale ministro doveva essere nominato in Francia, in Germania o in qualunque altro Paese europeo". Fabio Rampelli è uno che non le manda a dire. Capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, è da tempo l'”uomo” di Giorgia Meloni, politicamente parlando. Con lei ha fondato il partito più a destra nella coalizione di centrodestra, con la Meloni, e con il resto del gruppo dirigente di Fdi, è riuscito a eleggere molti più parlamentari rispetto a quelli della scorsa legislatura puntando su concetti chiari e all'insegna del sovranismo, del rispetto della patria, del sostegno alla natalità, della sicurezza: programma in linea con quello della Lega di Matteo Salvini, che però adesso ha stretto l'alleanza di governo con il Movimento Cinquestelle. Rampelli, come mai, fino a due giorni fa sembravate piuttosto stizziti dall'atteggiamento di Salvini e adesso, invece, dite sì a Paolo Savona ministro dell'Economia e fate dichiarazioni pubbliche di solidarietà al leader leghista? "Noi non siamo solidali con nessuno. Ma diciamo chiaramente che l'Italia è una nazione sovrana e ha il diritto di esprimere i propri ministri senza farseli imporre da nessuno. Non accettiamo veti in casa nostra. E ricordo che noi di Fratelli d'Italia siamo stati gli unici ad avere protestato sotto al Quirinale quando Napolitano scalzò il centrodestra dando poi l'incarico al prof Monti, imposto dalle cancellerie europee a colpi di spread. Un altro “non-eletto”. Abbiamo sempre difeso la volontà popolare, perché solo così la democrazia è autentica e compiuta, solo così si è sovrani". Quindi sul premier incaricato Giuseppe Conte ci sarebbe molto da dire… "I grillini che ci hanno abituato ai voti degli attivisti, ai click, alla finta democrazia della Rete, hanno nominato un professore che neppure loro conoscono. Nelle consultazioni web scelsero Luigi Di Maio come premier. Conte non era neppure candidato". E a lei non piace. "Se mi piacesse sosterrei il governo. Ma Conte non è stato votato da nessuno, ha dichiarato che il suo cuore batte a sinistra, che ha votato per il Pd, certo non mi rappresenta né rappresenta il 40% degli italiani che hanno scelto il centrodestra". Voi volevate un incarico a Salvini che, però, dal Colle non è arrivato. "Noi abbiamo detto che l'incarico andava al centrodestra che ha vinto le elezioni del 4 marzo e a Salvini in quanto leader del partito della coalizione che ha ottenuto più consensi. Molto lineare. Se non avesse ottenuto la fiducia dal Parlamento si poteva tentare un'altra strada, non prima. Ma quando vince il centrodestra l'Italia risveglia Presidenti della Repubblica dormienti e attiva la modalità 'pregiudizio'". Se Savona non passa, salta tutto? "È possibile. Ma per tornare al voto serve rivedere la legge elettorale, come noi abbiamo sempre chiesto, con un premio di maggioranza e nell'ottica di un sistema tripolare". È vero che la Rai sta assumendo personale straniero “soggiornante in Italia” per ruoli da assistente e impiegato? "C'è un bando che lo mette nero su bianco e che rasenta l'irresponsabilità del servizio pubblico perché l'Italia ha un debito pubblico da brividi e ci sono migliaia di precari e disoccupati italiani che lavorano da anni in Rai e che andrebbero stabilizzati prima di assumere personale straniero. Io parlo anche dei giornalisti, molti dei quali in Rai sono precari o a partita Iva, e su questo è pronta un'interrogazione. Appena sarà insediato il nuovo governo sarà depositata". Cosa pensa del bonus che la sindaca Raggi vuole dare a chi ospita un rom a casa propria? "Vorrei chiedere alla Raggi quanti nomadi lei ha intenzione di ospitare a casa sua: visto che è il primo cittadino dovrebbe dare il buon esempio. E se proprio volesse dare un esempio ottimo, non solo buono, dovrebbe ospitarli e non pretendere neppure il bonus in cambio". Di Brunella Bolloli