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Alfonso Bonafede alla Giustizia: il dilettante che renderà l'Italia ancor più forcaiola. Berlusconi ora ha paura

Davide Locano
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Confermate le indiscrezioni della vigilia: nella squadra di Giuseppe Conte premier, il ministro della Giustizia sarà Alfonso Bonafede. Per quali meriti? Forse per aver frequentato Giurisprudenza a Firenze. Fedelissimo di Luigi Di Maio, grillino della prima ore, è considerato un vero e proprio forcaiolo. Uno che, giusto per parlarsi chiaro, vede Silvio Berlusconi come il fumo negli occhi. Insomma, un nome che per il Cav è tutto tranne che una garanzia, come non può essere una garanzia per tutta Italia: Bonafede alla Giustizia suscita perplessità simili a quelle che derivano dal vedere il ministero delle Infrastrutture affidato a uno come Danilo Toninelli. Era previsto, certo, ma vedere il grillino ufficialmente lanciato verso il ruolo di Guardasigilli, con discreta approssimazione, non farà altro che rendere più tesi i rapporti tra Berlusconi e Matteo Salvini: il leader della Lega, infatti, non sembra essere riuscito ad ottenere le garanzie richieste dal Cav in tema di giustizia. Nasce un governo con un ministro forcaiolo e un programma, come spiegato in precedenza, altrettanto manettaro. Leggi anche: Giuseppe Conte, l'ombra nera nel suo passato: ecco per chi votava

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