Giuseppe Conte, la frase del premier che condanna l'Italia: perché ha sbagliato mestiere
Dopo giorni di silenzio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è ricomparso all'improvviso con una lunga intervista su La Stampa che avrebbe dovuto chiarire la posizione del capo del governo sui temi più urgenti in ballo in questi giorni. Operazione a dir poco complicata, però, visto che Conte, sempre più schiacciato tra i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sembra più preoccupato a non disturbare nessuno, piuttosto che governare il Paese. Leggi anche: Conte, un retroscena inquietante: "Sapete che cosa fa da giorni?", come si è ridotto il premier Difficilissimo conoscere per esempio cosa ne pensi Conte sull'emergenza immigrazione. Quando gli viene chiesto se è spaventato dai flussi migratori, il premier risponde: "Avverto la responsabilità di perseguire una politica sull'immigrazione che sia sostenibile per gli interessi del nostro Paese e coinvolga tutti gli altri Paesi europei". Tirar fuori una risposta chiara dal professore sembra quasi inutile, anche perché all'insinuazione di non essere davvero il capo dell'esecutivo, la sua reazione è disarmante: "Da quando mi sono insediato, ogni giorno compresi i fine settimana, ho fatto quel che so fare: studiare dossier, coordinare riunioni tecniche con i ministri, impostare e approfondire i progetti di riforma. In definitiva, sto lavorando ogni giorno per attuare il contratto di governo e per realizzare i cambiamenti promessi ai cittadini. Sono un giurista: approfondisco i problemi e persegui gli obiettivi guardando alla sostanza. Il mio stile è sensibilmente diverso da quello dei 'politici ballerini', così sagacemente descritti da Kundera nell'Elogio della lentezza". Il tono melenso non viene meno anche quando viene chiesto a Conte se, come buona parte degli italiani pensa, sia più un uomo di Di Maio: "Conte - dice il premier in terza persona - è un uomo che ha una certa età, esperienza e competenza professionale. È difficile anche solo pensare che possa essere un 'uomo di qualcuno'. Detto questo, anche con Luigi Di Maio, come con Matteo Salvini, ho uno splendido rapporto. Il confronto è continuo".