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Salvini: "Parmigiano e pizza dannosi come il fumo? All'Onu sono matti"

AdnKronos
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Roma, 18 lug. (AdnKronos) - "Parmigiano reggiano, ma anche prosciutto, olio, pizza e altre eccellenze italiane dannose come il fumo??? All'Onu sono matti, giù le mani dai prodotti italiani!". Lo scrive su Twitter il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.Le parole del vicepremier si riferiscono all'annuncio delle Nazioni Unite di voler tassare olio d'oliva, Parmigiano reggiano, Grana, prosciutto e persino il vino, equiparandoli a cibi dannosi per la salute e scoraggiandone il consumo. Una scelta che colpisce oltre un prodotto agroalimentare Made in Italy esportato su tre, con effetti gravissimi sull'economia del Paese ma anche sulla salute dei cittadini, secondo una stima della Coldiretti, che denuncia l'atteggiamento dell'Onu che, da una parte, riconosce il valore della Dieta Mediterranea come la migliore, tanto da essere stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità, ma dall'altra pensa di colpire gran parte degli alimenti che ne fanno parte."Sulla scorta dei sistemi di etichetta a semaforo - spiega la Coldiretti - adottati in Gran Bretagna e Francia, l'Onu, nella terza riunione sulle malattie non trasmissibili il 27 settembre, si prepara a penalizzare i prodotti che contengono zuccheri, grassi e sale, equiparandoli di fatto alle sigarette con l'inserimento di immagini choc sulle confezioni per scoraggiarne il consumo, mentre darebbe il via libera a tutti i prodotti dietetici e poveri di zuccheri delle multinazionali, come ad esempio le bibite gassate ricche di aspartame". "Una posizione priva di solide basi scientifiche - sottolinea la Coldiretti - che va contro gli stessi principi della Dieta Mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito agli italiani di conquistare valori record nella longevità a livello mondiale, con una speranza di vita di 82,8 anni (85 per le donne e 80,6 per gli uomini). In questo modo – ricorda la Confederazione agricola - si mette in pericolo non solo la salute dei cittadini italiani ed europei, ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell'Unione Europea. In gioco per l'Italia c'è la leadership in Europa nelle produzioni di qualità con 293 riconoscimenti di prodotti a denominazione (Dop/Igp)".

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