Roberto Saviano, il retroscena-dramma nel Pd: perché vogliono Saviano leader
Lo stato di disperazione del Partito democratico è ormai evidente su un doppio fronte aperto all'interno di quella che una volta era la forza politica che guidava il Paese, oggi invece spera di essere salvata da Roberto Saviano. Da un lato c'è lo scontro all'ultimo sangue per la successione alla segreteria di Matteo Renzi. Per la poltrona c'è in ballo il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ma l'ex premier non ha nessuna intenzione di stare a guardare, anzi lo scontro sembra destinato a lasciare pochi feriti e molti cadaveri sul terreno. Leggi anche: Saviano ridicolizzato da Cacciari: "Io non metto magliette rosse..." Altro fronte caldo è poi la selezione per i candidati alle prossime elezioni europee, che nasconde poi il tentativo da parte di qualche pezzo impazzito del Pd di bypassare il congresso per indicare la prossima leadership. A sinistra è antico il vizio di cercare dall'esterno il salvatore della patria, incaricato di resuscitare un partito sempre più vicino al baratro. Negli anni ci sono riusciti solo con Romano Prodi, unico finora capace di sconfiggere Silvio Berlusconi. Poi il nulla. La convinzione che serva un nome esterno al partito è sempre più forte, riporta il Tempo, tanto che in parecchi starebbero già testando il nome dell'autore di Gomorra tra i militanti che ancora si ostinano a organizzare le Feste dell'Unità. La figura di Saviano aprirebbe scenari onirici per i dirigenti dem che sperano di riaprire un dialogo con i grillini, oltre che ricucire i rapporti con quel che resta della sinistra. E chissà quanto resisterà alla tentazione lo stesso Saviano, ormai impegnato quotidianamente a ribattere contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini su immigrazione e criminalità organizzata.