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Matteo Renzi, l'ex premier non si rassegna: nasce il nuovo "partito" per liquefare il Pd

Gino Coala
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Matteo Renzi non ha nessuna intenzione di sparire dalla scena politica, sempre che qualcuno gli avesse creduto quando l'ex premier si era tirato indietro dalla sfida per la prossima segreteria del Partito democratico. Per il suo ritorno in grande stile, può già contare su due piani paralleli che ne fanno una strategia tutta da scoprire. Il primo, come riporta il Giorno, è la collaborazione con il pensatoio filo-europeo del finanziere amico Davide Serra, per il quale si presterà a fare conferenze e pontificare su Europa e scibile umano proprio ora che comincia la campagna elettorale per le Europee.. Leggi anche: Renzi dà del cavernicolo a Salvini: "Ci porta all'età della clava" Il secondo piano di Renzi passa dalla formazione di comitati civici, gruppi fisicamente esterni al Pd animati da una rete di attivisti che poco o niente dovrebbero avere a che fare con il partito. Saranno comitati fatti da almeno 5 persone, impegnate nel merito degli argomenti, dai vacciini al lavoro, ai problemi locali. L'idea nella testa di Renzi affonda le radici nei comitati per Prodi, dove l'ex premier ha mosso i primi passi da iscritto nel Ppi, puntando al modello Macron, non proprio nel periodo storico di maggior splendore per il leader di En Marche. Quel che interessa più di ogni altra cosa però a Renzi è arrivare al congresso dem con una solida rete alle spalle, se poi questo gruppo di nuovi renziani possa diventare altro rispetto al Pd, dipenderà da chi riuscirà a conquistare la segreteria del partito.

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