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Luca Ricolfi, la profezia sulla Ue: "Cosa succederà dopo le prossime elezioni europee"

Caterina Spinelli
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Il destino dell'Unione Europea è per tutti sempre più ignoto, la battaglia tra europeisti e sovranisti, infatti, sembra non avere ancora un vincitore indiscusso. Ma secondo il sociologo dell'Università di Torino, Luca Ricolfi, l'ipotesi finora più verosimile è che "in Europa si crei un'alleanza fra le forze che non credono negli Stati Uniti d'Europa (cioè in una forma di unione federale) e che puntano a restituire autonomia agli Stati nazionali, specie in materia di immigrazione". Insomma, la questione non può essere semplificata ad un aut aut, dove da una parte c'è l'Europa e dall'altra gli stati nazionali. Leggi anche: Luca Ricolfi spiega come sarebbe l'Italia politicamente perfetta Poi Ricolfi si sofferma su un'altra questione spinosa, quella della posizione definitiva del Partito Popolare Europeo che potrebbe vendersi al miglior offerente: "Non so se il Ppe si alleerà con i populisti e i sovranisti in caso di vittoria, sicuramente si deciderà dopo le elezioni, sempre che non sia il voto a decidere per tutti: se Socialisti, Popolari e Liberaldemocratici non superano il 50%, l'unico governo possibile diventa un'alleanza Popolari-destre, visto che Verdi ed estrema sinistra in Europa non hanno alcuna intenzione di promuovere un governo rosso-nero". E per quanto riguarda il governo italiano e quella sintesi tra il leghista Matteo Salvini, il pentastellato Luigi Di Maio e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sociologo ribadisce: "Uno degli ingredienti essenziali per rendere questo connubio possibile è negoziare con l'Europa un percorso graduale di riduzione del rapporto debito-Pil, non solo senza sforare il 3% di deficit ma anche senza superare l'1.8% ereditato da Renzi e Gentiloni".

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