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Giulia Bongiorno frega i furbetti del cartellino: le impronte per costringerli a lavorare

Matteo Legnani
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Al consiglio dei ministri di stasera Giulia Bongiorno si presenta con un bastone e due carote per i dipendenti pubblici e i loro sindacati. Gli ortaggi sono i soldi per il rinnovo dei contratti (dovrà discuterne con Giovanni Tria, quanto ci sarà davvero nel piatto lo si vedrà nel testo definitivo della manovra) e il ritorno delle assunzioni. Queste potranno anche essere in numero superiore alle uscite, a patto che non costino più dei dipendenti andati in pensione l' anno precedente, e dovranno riguardare innanzitutto personale competente nelle nuove tecnologie digitali. Il randello è il nuovo provvedimento anti-furbetti: i cartellini, che troppo facilmente si prestano alle truffe, saranno rimpiazzati dalla rilevazione dei dati biometrici, ovvero dalla scansione dell' iride, dell' impronta del dito o dei tratti del volto, come consentono di fare già oggi molti smartphone. Il giro di vite è contenuto nel disegno di legge che il governo è chiamato ad approvare oggi, collegato alla manovra e ribattezzato "provvedimento concretezza". «La prima cosa», ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, «è che devono lavorare tutti, poi li faccio lavorare bene». Secondo la Bongiorno «il problema assenteismo che emerge è minimo rispetto all' effettivo». Racconta infatti di ricevere ogni giorno segnalazioni di dipendenti che le chiedono di introdurre un sistema di rilevazione più serio, «perché quelli diligenti non tollerano il fenomeno, ma a volte hanno paura di denunciare e mi chiedono di essere aiutati». Per approfondire leggi anche: Giulia Bongiorno, un trionfo: sparare ai ladri in casa, il sondaggio che la incorona Del resto, ha ricordato, «in certi aeroporti non si portano più i documenti, perché si va con il riconoscimento facciale». Prima di ogni altra cosa, però, dovrà essere ottenuto il parere del garante per la Privacy. Nel disegno di legge ci saranno anche le regole per i nuovi concorsi, «più selettivi e rigorosi» e dotati di criteri unici a livello nazionale, «per evitare che ciascuno si faccia il concorso in casa propria». I vincitori di concorso potranno essere assunti a tempo indeterminato e i Comuni virtuosi, «con i bilanci in regola e in salute», avranno maggiore libertà nelle assunzioni. Previsti pure aiuti per i Comuni in difficoltà con le nuove tecnologie digitali: il governo invierà dei tutor, il "Nucleo Concretezza", per aiutare quelli messi peggio. I sindacati, comunque, sono interessati soprattutto ai soldi che verranno stanziati per il rinnovo del contratto e per le nuove assunzioni. «Se verificheremo che non ci saranno risposte adeguate proseguiremo la mobilitazione», hanno avvertito i segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil. di Stefano Re

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