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Giuseppe Conte, tentativo disperato di salvare la poltrona. Dossier riservato, si aggrappa a Giulia Bongiorno

Giulio Bucchi
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Forse è l'ultimo a crederci, Giuseppe Conte. A poche ore dalla botta di Bruxelles all'Italia, con la procedura d'infrazione annunciata, il premier si barrica a Palazzo Chigi e studia le contromosse. "Datemi tempo e farò ripartire il Paese", è il suo mantra. Ma di tempo ce n'è poco. Servono soldi e anche per questo il capo del governo ha messo in piedi un tavolo tecnico, riferisce il Corriere della Sera, insieme al ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno per razionalizzare spese e risorse. Anche di questo parlerà Conte sabato prossimo a Bruxelles con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, per convincerlo degli sforzi della manovra espansiva del governo e delle misure per rendere l'Italia un Paese adatto agli investimenti internazionali e più funzionale. Leggi anche: Conte kamikaze, per la prima volta si parla di crisi di governo e lui... Basterà? Nel dossier sulla scrivania di Palazzo Chigi ci sono poi gli investimenti pubblici da sbloccare e la riforma della giustizia amministrativa. "Sino ad oggi con la Commissione la discussione si è svolta sempre sui dati macro", spiega il premier, che invece proverà a scendere nelle pieghe della manovra. A Juncker proporrà "un piano dettagliato delle nostre riforme, con particolare riguardo al piano per le infrastrutture materiali e immateriali, siamo al lavoro per rendere il Paese più competitivo". Sa bene, l'avvocato, che dalla sua (auto)difesa potrebbe dipendere la durezza delle misure punitive e, di conseguenza, la sopravvivenza del governo e della sua poltrona. 

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