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Luigi Di Maio, sul terreno del padre trovato un deposito di immondizia: scattano i sigilli

Davide Locano
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Un bidone, una carriola, dei calcinacci, un telo di plexiglass e un vecchio frigorifero. Questo è stato trovato sulla terra dei Di Maio ed è stato posto sotto sequestro. Poi ci sono gli immobili. Sono stati fatti i rilievi per verificare l' esistenza delle licenze edilizie, ma già in serata il sindaco di Mariglianella parlava di «manufatti abusivi». Corso Umberto, civico 69. Qui si trova il terreno di proprietà di Antonio Di Maio, padre del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, e di sua zia. Mariglianella è una piccolo paesino di meno di diecimila abitanti tra Pomigliano d' Arco e Nola. Le principali attrazioni in zona sono il Vulcano Buono, centro commerciale con centinaia di negozi, e il vulcano "cattivo", il Vesuvio, che domina l' orizzonte. Leggi anche: Orrore grillino contro l'inviato de "Le Iene" «All' interno del sito è stata accertata la presenza di alcuni immobili di cui abbiamo preso le misure e che adesso saranno verificati dall' ufficio tecnico del Comune», ha spiegato il comandante della polizia municipale di Mariglianella, Andrea Mandanici: «Ci sono dei manufatti, ma dobbiamo verificare meglio». Non si sbilancia il capo dei Vigili. A Sky TG24 il sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo, invece chiarisce come stanno realmente le cose: «Dopo una denuncia giornalistica, è stato fatto un sopralluogo iniziato lunedì mattina, quando non è stato possibile entrare perché non erano presenti i proprietari. Sono stati convocati e stamattina (ieri, ndr) è stato fatto il sopralluogo e sono stati accertati dei manufatti abusivi. Inoltre», ha continuato il sindaco, «è stato rilevato l' abbandono di rifiuti su tre piazzole e anche su questo è stato fatto un sequestro. Tutto sarà notiziato alla Procura della Repubblica nelle prossime ore». Antonio Di Maio è stato nominato custode degli stessi terreni di sua proprietà posti sotto sequestro dalla polizia municipale di Mariglianella. Quanto ai rifiuti presenti sul terreno dei Di Maio, informa l' AdnKronos, ci sarebbe un frigorifero dismesso, l' unico materiale presente nell' area a richiedere una procedura di smaltimento ad hoc. La gente del posto è infastidita da tanta attenzione mediatica. Partono vaffa ai giornalisti: «Siete venuti in tanti alla ricerca dello scoop. Non lo farete!». «Quella dei Di Maio è una famiglia di persone rispettabili e stimate», dice il primo cittadino Di Maiolo, eletto con il centrodestra, «è però da tempo che non li vedo perché si sono trasferiti a Pomigliano d' Arco». Giggino, in missione a Bruxelles, si dice assolutamente tranquillo. «Sono stati posti sotto sequestro alcuni materiali come secchi, bidoni, una carriola, credo, poi dei calcinacci. Sono terreni di mio padre e di mia zia, che abita al Nord. Tutto quello che si dovrà fare lo faranno». E anche Salvini difende il collega di governo: «Ho mandato un messaggio a Luigi Di Maio, contro il quale è in atto un linciaggio mediatico. Stanno arrivando alla quinta o sesta generazione». di Salvatore Dama

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