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Governo, il retroscena sul rimpasto nel governo dopo le Europee: licenziano Giovanni Tria

Gino Coala
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I rapporti tra i ministri politici e quelli tecnici nel governo Lega-M5s non sona mai decollati sin dall'inizio dell'esecutivo. La trattativa sulla manovra, con l'incarico totale al presidente del Consiglio Giuseppe Conte ne è la dimostrazione: del ministro Giovanni Tria non si trova più traccia, per quanto anche Luigi Di Maio si è affrettato a chiarire che l'economista non si tocca. Certo l'intenzione di un grande rimpasto appena dopo le elezioni Europee rimane fortissima, specialmente ora che i tecnici, da Tria a Paolo Savona, stanno provando ad alzare la voce e mettere in guardia sui rischi che nasconde questa manovra. La soluzione migliore da parte dei politici di governo è anche la più semplice: se il medico ti dice che sei malato, meglio cambiare medico. Il primo indiziato a perdere il suo posto potrebbe essere proprio Tria, come riporta un retroscena del Corriere della sera, ormai sempre più isolato dai vicepremier Di Maio e Matteo Salvini. Le previsioni sul voto della prossima primavera sono nefaste per i grillini, al punto da dare già per perso quel dicastero, visto che la Lega avrà poi tutto il diritto di rivendicarlo. Sempre che non si tocchino i capisaldi della politica economica pentastellata, a cominciare dal reddito di cittadinanza.

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