Povertà: parte da Padova campagna Pd in difesa del reddito d'inclusione
Padova, 7 dic. (AdnKronos) - “Il Reddito di cittadinanza è almeno cento passi indietro, legato a una logica assistenzialista che nessuno persegue più. Meglio, molto meglio, tenersi il Reddito di inclusione sociale”. A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico del Veneto, Claudio Sinigaglia che ricorda “oggi a Padova, insieme al segretario veneto Alessandro Bisato e al segretario provinciale Vittorio Ivis, è stata lanciata la campagna contro lo smantellamento del Rei. Il PD ha già attivato una petizione su Google, ‘No all'abolizione del reddito di inclusione sociale' e su Change.org e avvieremo una raccolte di firme in tutti i circoli e nelle piazze”. “Dobbiamo pensare alla presa in carico da parte dei Comuni delle persone e delle famiglie in difficoltà, non a un obolo assistenziale, anche se collegato alla ricerca, ipotetica, di un'occupazione. Occorre il lavoro di squadra attivato dal Reddito di inclusione che oltre al contributo economico elabora la presa in carico familiare coinvolgendo assistenti sociali, psicologi del lavoro, Centri per l'impiego, addetti alla formazione, cooperative, sistema educativo e privato sociale. Purtroppo - sottolinea Sinigaglia - non è sufficiente trovare la soluzione lavorativa, perché ogni famiglia ha determinate difficoltà da affrontare: bisogna risolvere anche quella educativa, formativa, legata alla salute in base a progetti personalizzati". "Ad oggi in Veneto sono 24.838 le persone che hanno beneficiato del Rei, 8.810 nuclei familiari con un assegno medio di 264, 42 euro. Per quanto riguarda Padova accolte 548 domande (280 nuclei con figli) su 1526 presentate, con 81 invii diretti al Centro per l'impiego e 210 progetti personalizzati multidimensionali”, sottolinea.