Luigi Di Maio, la missione disperata dopo la manifestazione della Lega: farne una più grande
La fotografia di piazza del Popolo gremita dagli 80 mila e passa leghisti radunati da Matteo Salvini ha scatenato il panico nel Movimento Cinque Stelle, a cominciare dallo stesso Beppe Grillo. Nelle ultime ore, l'ex comico e il vicepremier Luigi Di Maio si sono rivisti per definire la linea da seguire per i prossimi mesi, soprattutto alla luce degli ultimi disastri interni ai grillini, come la fuga di Matteo Dall'Osso in Forza Italia, il parlamentare disabile bullizzato dai Cinque Stelle. Leggi anche: Salvini, un trionfo: così la Lega è diventata il primo partito L'aria che tira per Di Maio non è delle migliori, gli strateghi grillini vorrebbero correre ai ripari al più presto, prima che il crollo di consensi che Giggino sta registrando di sondaggio in sondaggio diventi un trend irreversibile. La prima mossa concordata con il guru Grillo, scrive il Corriere della sera, sarebbe quella di tornare in piazza, così da non essere da meno con l'alleato leghista. Il pretesto, salvo imprevisti, sarà l'approvazione della legge anticorruzione, prevista entro Natale. In quell'occasione Di Maio e soci sperano di portare in piazza un numero almeno pari di militanti e simpatizzanti, un'impresa a dir poco disperata considerando l'avvicinarsi delle festività, il clima invernale che di certo non incoraggia una manifestazione all'aperto e soprattutto il crollo di fiducia della base nei confronti dei dirigenti grillini.