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Luigi Di Maio, Mara Carfagna contro il grillino: "Peggio di Tsipras, Italia umiliata per colpa tua"

Gino Coala
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Solo due mesi fa Luigi Di Maio e un manipolo di fedelissimi grillini esultava sul balcone di palazzo Chigi dopo aver fissato al 2,4% il rapporto deficit/Pil che avrebbe realizzato l'Italia nella manovra. Oggi, appena 60 giorni dopo, la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, commenta la figuraccia incassata dal governo dopo che Giuseppe Conte è tornato a Roma con l'ordine di non sforare il 2%: "Ha portato il governo italiano alla stessa umiliazione subita tre anni fa dalla Grecia - ricorda la Carfagna - con Tsipras costretto a rimangiarsi le promesse agli elettori, accettando condizioni peggiori di quelle che avrebbe potuto strappare qualche mese prima". Leggi anche: Carfagna bombarda Di Maio: M5s, non solo Matteo Dall'Osso in fuga Eppure bastava poco per non fare quella pessima figura internazionale, come aggiunge la Carfagna: "Se l'Italia avesse presentato una manovra con meno tasse, più investimenti e più crescita, Bruxelles non avrebbe potuto bacchettarci. Se porti il reddito di cittadinanza, sei il governo che blocca la Tav, fai scappare gli investitori e calare il Pil, vieni trattato di conseguenza. Salvini e la Lega siano consapevoli che è ora di cestinare la cosiddetta manovra del popolo, riaprire integralmente la legge del bilancio, ripensando in profondità le priorità per la crescita, il lavoro e il futuro degli italiani".

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