Pd: Crocetta, Faraone segretario? Un golpe, rinunci ad autoproclamazione
Palermo, 14 dic. (AdnKronos) - "Siamo davanti a un 'golpe', una sorta di commissariamento del partito. Questa elezione sancisce la fine della democrazia ed è frutto di una decisione 'abusiva' perché la Commissione regionale per il congresso ha il compito di verificare l'andamento delle primarie, non certo di nominare il segretario del partito". A dirlo all'Adnkronos è l'ex governatore siciliano, Rosario Crocetta, dopo la designazione avvenuta la scorsa notte del renziano Davide Faraone alla guida del Pd in Sicilia. Una scelta arrivata dopo il passo indietro di Teresa Piccione, candidata dell'area Zingaretti alle primarie del partito nell'Isola, che nei giorni scorsi ha duramente attaccato il suo 'rivale' parlando di "una competizione falsa e senza regole". "Dopo la rinuncia di Piccione - dice adesso Crocetta - mi sarei aspettato il rinvio delle primarie a una nuova data. Sono molto dispiaciuto, quanto sta avvenendo non fa altro che acuire il malcontento della base e danneggiare l'immagine del Pd che appare sempre di più come un partito che non discute". Insomma per l'ex presidente della Regione quella di Faraone è "un'elezione illegittima", anche se, precisa, "non ne faccio una questione di nomi. Avrei detto la stessa cosa se si fosse trattato di chiunque altro perché illegittimo è il metodo".