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Matteo Renzi smascherato, a un passo dalla scissione Pd: la bomba politica sull'ex premier

Davide Locano
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Alle primarie del 3 marzo, come è noto, saranno in tre a contendersi la segreteria del Pd: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti, con il primo dato come favorito. E Matteo Renzi? Già, che fa l'ex premier? Come è noto, ad ora sta defilato, forse per la prima volta nel corso della sua carriera politica. Ma qualche indizio sulle prossime mosse arriva su Il Tempo, in un articolo in cui Alessandro Giuli sottolinea come Renzi sia "stretto tra la restaurazione del piccolo apparato e il tentativo di scavalcarlo a destra operato dal solito, capriccioso e vanitoso Carlo Calenda con la sua iniziativa Siamo europei", il listone di cui si è fatto promotore. E ancora, Giuli sottolinea come Calenda "può fingersi autonomo e collaterale. Renzi no". Questo perché "lui è stato il primo della classe e il migliore della banda dai tempi fondativi di Walter Veltroni in poi. Può fingere di essere in minoranza ma non può accettare condizioni di minorità. La scissione, per Renzi, non è un' opinione: è una necessità". Insomma, al di là delle dichiarazioni e delle prese di posizioni ufficiali, la decisione sarebbe presa: Renzi mira alla scissione. "Che poi sia praticabile o conveniente prima delle europee è un altro discorso". Resterebbe insomma da stabilire soltanto la data, il momento più opportuno. Leggi anche: Il sondaggio su Calenda che polverizza Renzi

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