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Autonomia: Armao (Sicilia), 'fa bene all'Italia se ci sono correttivi'

AdnKronos
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Palermo, 10 feb. (AdnKronos) - (di Rossana Lo Castro) - "Un federalismo più avanzato non può che far bene all'Italia". A sventolare la bandiera del regionalismo questa volta non è un amministratore leghista del Nord, ma il sicilianissimo Gaetano Armao, vice presidente della Regione, recentemente eletto, all'unanimità, presidente dell'Intergruppo regionale per l'insularità, istituito presso il Comitato europeo delle Regioni, a Bruxelles. Nei giorni caldi del dibattito sull'autonomia differenziata per tre regioni del Nord (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna), una partita che soprattutto la Lega vuole chiudere in tempi brevi, il numero due di Palazzo d'Orleans si schiera dalla parte del 'sì'. Ad alcune condizioni, però. Perché, è il ragionamento di Armao, il federalismo sia "equilibrato" e non "aggravi un divario vergognoso che da 160 anni divide il Paese", deve accompagnarsi ad alcuni correttivi. "Se vogliamo rendere coeso e ancora più competitivo il Paese - dice all'Adnkronos - dobbiamo spingere verso un federalismo che rafforzi i territori e, nel contempo, introduca meccanismi di perequazione altrimenti il Paese si spacca". Misure già previste nell'ordinamento. "Bisogna solo applicare le norme esistenti, la legge 42 del 2009 sul federalismo fiscale che porta il nome di Calderoli" avverte l'assessore regionale all'Economia, docente di Contabilità pubblica all'Università di Palermo. Perché le "due gambe" del federalismo sono la perequazione fiscale, ossia "meccanismi che consentono di riequilibrare le differenze" tra Nord e Sud del Paese, che "dieci anni di politiche di austerità hanno accentuato", e la perequazione infrastrutturale "in senso ampio, che vuol dire colmare il divario non solo economico tra le diverse aree del Paese". Insomma "perequazione fiscale e infrastrutturale sono le due gambe del federalismo che altrimenti non può camminare".

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