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In mezz'ora, Giorgetti a In Mezz'ora spegne le chiacchiere grilline: "La Tav si ferma solo in Parlamento"

Gino Coala
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Il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti prova a portare un po' di buonsenso nello scontro sulla Tav che sta mettendo in crisi il governo. Ospite a In mezz'ora in più da Lucia Annunziata, Giorgetti ha messo in chiaro quali sono le possibilità di fermare materialmente l'opera, come sperato dal M5s: "Ricordatevi che per fermare definitivamente la Tav occorre un passaggio parlamentare, perché si tratta di un Trattato internazionale approvato dal Parlamento e né Conte né il Cdm possono prendere decisioni sopra il Parlamento". Leggi anche: Bisignani e l'effetto "palla di neve": crisi di governo, perché ora Salvini rischia davvero Da parte sua, comunque, resta la massima fiducia nell'operato del premier, che nel suo ultimo intervento sulla Tav ha invitato la società italo-francese Telt a rinviare gli avvisi dei bandi per l'avvio dell'opera: "Il premier vuole ridiscutere il progetto, non semplicemente escluderlo, ma rivederlo con le autorità francesi. È un'operazione coerente con il contratto di governo". Il nodo resta ancora l'analisi costi-benefici: "che va disucssa con il governo frencese, che dovrà valutare come continuare questa opera. Se c'è risparmio di denaro pubblico, come ad esempio per la stazione di Susa, si può fare. Tra l'altro l'Italia si assume costi maggiori della Francia".

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