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Alessandro Sallusti, come massacra Luca Casarini: "Più parla, più Salvini cresce"

Gino Coala
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A furia di farneticare che la colpa dei morti in mare è tutta di Matteo Salvini, arrivano matti come Ousseynou Sy che decidono di "vendicare" quelle vittime dando fuoco a 51 bambini innocenti che viaggiavano in autobus. E i cantori di questo ritornello, ricorda Alessandro Sallusti sul Giornale, sono quelli che un tempo si sarebbero chiamati i "cattivi maestri", quelli che incitavano all'odio fino a scatenare violenza, e morti. Una certa similitudine di pensiero è emersa chiara tra il conducente di origine senegalese e, per esempio, uno come Luca Casarini, che dalla nave Mare Jonio sfrutta 50 disperati per sfidare il governo italiano. Leggi anche: Mare Jonio, Salvini svela l'ultima vergogna di Casarini: "Allo sbirro morto" Questi moderni "cattivi maestri" secondo Sallusti: "Non sono solo pericolosi, Casarini e i suoi cantori in colletto bianco sono anche politicamente stupidi, tanto alimentano il mito e la gloria di Matteo Salvini ben oltre i suoi meriti e i risultati concreti". Prima o poi il leader della Lega dovrà ricambiare con un mazzo di fiori per i compagni, visto il contributo che riescono a portare ogni volta che parlano: "Come aprono bocca - aggiunge Sallusti - come inscenano un gesto dimostrativo tipo 'Mare Jonio', la Lega fa un balzo nei sondaggi. Più con le loro parole accendono la fantasia malata degli Ousseynou, più Salvini si avvicina alla maggioranza assoluta dei consensi grazie anche al fatto che i Cinque Stelle, per contratto, sull'argomento devono stare al gioco e non possono dire 'a', pena la caduta del governo".

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