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Emilio Carelli, la farsa del grillino De Vito arrestato: "Viene da ridere, ci insegnava la buona politica"

Gino Coala
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L'arresto del grillino Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale di Roma, ha lasciato attoniti quelli che nel M5s sono entrati da poco e in personaggi come l'ex candidato sindaco della capitale vedevano in qualche modo un punto di riferimento. A un uomo di mondo come Emilio Carelli, fresco deputato grillino, è bastato poco per capire che tutta la manfrina di "onestà, onestà, onestà" andava archiviata sotto la voce: "fantapolitica". Leggi anche: Il M5s minaccia Conte: "Senza accordo, salta il governo" L'ex volto noto di Mediaset ed ex direttore di Skytg24 aveva conosciuto bene De Vito, era lui infatti a fare "lezioni di politica" durante l'ultima campagna elettorale per i candidati nei collegi romani: "Ne sono rimasto colpito e sconvolto come tutti", ha ammesso Carelli dopo l'arresto. Al Messaggero poi aggiunge: "L'ho conosciuto come una persona disponibile e preparata. Certo con il senno di poi, fa un po' ridere, questo sì". Dopo un anno di militanza grillina, Carelli comincia a rendersi conto che le star dell'universo pentastellato vanno un po' riconsiderate, tutte. Perché prima dell'arresto, De Vito era quello che insegnava la "buona amministrazione" a consiglieri e parlamentari: "in virtù della stima che godeva all'interno del Movimento". Tutta questa diversità dei grillini rispetto agli altri esseri umani che si impegnano in politica, quindi, sembra del tutto svanita: "Quando ancora sento dire queste cose, tipo: 'noi siamo diversi' - dice Carelli - mi viene da ridere. Io alla mia età ne ho viste davvero troppe per credere ancora a questa storia della superiorità. Diciamocelo: non esiste. Le mele marce si trovano ovunque".

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