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Luigi Di Maio provoca Matteo Salvini: "Ci vogliono troppi soldi". Verso il crac?

Cristina Agostini
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"È un obiettivo del governo ma non si può fare con i due miliardi della mini Ires: costa di più. Bisogna dirsi la verità e capire quanto. Poi io sono il primo a voler abbassare le tasse". Luigi Di Maio in una intervista a La Repubblica boccia la flat tax e prende le distanze da Matteo Salvini, confermando così che il clima nel governo è tesissimo. Il vicepremier grillino parla poi dei decreti attuativi per i truffati dalle banche: c'è "una questione di compattezza all'interno del governo. Il Movimento 5 stelle chiede di firmare i decreti nei prossimi giorni. Bisogna capire se la Lega è con noi". "Non si tratta di convincere Tria", prosegue, "ma di esprimere chiaramente la posizione di chi ha i voti in Parlamento. Chiediamo la firma da settimane. Nelle prossime ore la situazione va sbloccata". E sulla Commissione d'inchiesta sulle banche: "Deve essere avviata il prima possibile per mettere la giustizia sociale al centro delle dinamiche bancarie. Gli italiani hanno il diritto di conoscere la verità sulle crisi che hanno bruciato così tanti risparmi". Leggi anche: Così Matteo Salvini può prendersi il 62% dei seggi. Report-bomba, lui tentenna: rinasce il centrodestra?

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