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Mariastella Gelmini, ipotesi da incubo su Matteo Salvini: governo con Giorgia Meloni? No, ombra grillina

Davide Locano
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L'indiscrezione politica è nota. Si parla del piano, o presunto tale, di Matteo Salvini. Un piano che prevede un governo di Lega e Fratelli d'Italia. Salvini e Giorgia Meloni, dunque. Ovviamente solo dopo essere passati alle urne, dove per essere certi di poter "comandare" in due è necessario raccogliere, in coalizione, una cifra superiore al 40 per cento. Stando alle simulazioni sulla divisione dei seggi circa il 42 per cento. Un piano che ovviamente taglia fuori Silvio Berlusconi e Forza Italia. Definitivamente. Un piano sul quale torna, in un retroscena a sua firma su Il Giornale, Augusto Minzolini. E l'ex senatore azzurro mostra tutto il suo scetticismo, sostenendo che l'ipotesi di una vittoria in solitaria di Lega ed FdI alle prossime elezioni "appartiene ad un'ipotesi del quarto tipo, cioè condizionata da diversi 'se', appunto come il marziano che prima di rapirti deve esistere". Insomma, Minzolini non ci crede. Anche se, sondaggi alla mano, il piano non appare poi così irrealizzabile. A meno che il piano in verità non sia differente. Leggi anche: Maurizio Lupi, profezia-choc su Salvini E a sostenerlo, citata sempre da Minzolini nel suo pezzo, è Mariastella Gelmini: "La suggestione dell'autosufficienza - confida la capogruppo dei deputati di Forza Italia - si può spiegare solo con l'obiettivo di sostituirci con Luigi Di Maio. Strategia che ha un limite: quanto valgono sul piano elettorale i grillini di governo? Poco meno di zero", conclude la Gelmini. Insomma, il concetto è semplice e lo riassume Minzolini: "L'audace colpo di capitan Salvini potrebbe ridursi in fondo alla sostituzione di Forza Italia con il doroteismo grillino", con un accordo che ovviamente non può essere rivelato prima del voto ma soltanto successivamente, quando si dovrà trovare una maggioranza che né per Minzo né per la Gelmini può essere formata solo da Lega o FdI.

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