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Emmanuel Macron, la sua candidata infiltrata nel Pd. Si presenta così: "Matteo Salvini un mitomane"

Giulio Bucchi
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C'è un'italiana "infiltrata di Emmanuel Macron" tra i candidati del Pd alle elezioni europee di maggio. Caterina Avanza, 38enne bresciana ma trapiantata a Parigi da 15 anni, è una strettissima collaboratrice del presidente francese dentro En Marche. E proprio per il suo impegno politico, il capo dell'Eliseo l'ha indicata come "pontiere" tra Italia e Francia per "coagulare una classe dirigente europea progressista". Percorso uguale ma inverso a Sandro Gozi, prodiano e poi filo-renziano che dal Pd è stato "prestato" a En Marche.  Macron ha insistito, spiega la Avanza al Corriere della Sera, "poi c'è stata una telefonata tra Stanislas Guerini, segretario di En Marche, e Nicola Zingaretti, che ha deciso di candidarmi anche se io non sono iscritta al suo partito. Mi piace la sua prospettiva: in Europa serve una grande alleanza riformista, da Tsipras a Macron". L'obiettivo è fare di En Marche il nucleo di un futuro nuovo gruppo parlamentare a Strasburgo, fuori dai socialisti del Pse e dai liberali di Alde. La Avanza si definisce rappresentante "centrista", in tandem con la sinistra di Giuliano Pisapia. Il collante? Gli insulti a Matteo Salvini, definito "mitomane" sul tema migranti. Perché le ideologie tramontano, l'odio no.

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