Il sondaggio di Nando Pagnoncelli: le vere cifre dei sovranisti e la balla sull'uscita dall'Ue
Gli italiani non hanno fiducia nell'Unione europea visto che solo il 36 per cento la valuta positivamente. Secondo il sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, i livelli di fiducia sono "piuttosto bassi" soprattutto "se raffrontati al passato (nei primi anni 2000 superava l'85%) e in confronto ai valori espressi dagli altri Paesi europei (siamo quintultimi tra i 28)". In generale, l'indice di fiducia, "calcolato escludendo coloro che non si esprimono, si attesta a 40 e fa segnare una lieve crescita (+2) rispetto al biennio 2017-2018". La fiducia "prevale solo tra gli elettori di centrosinistra (71%), mentre la sfiducia prevale nettamente tra i pentastellati (69%) e i leghisti (68%), come pure tra gli elettori dell'opposizione di centrodestra (59%) e gli astensionisti (47%)". Detto questo, continua il sondaggista, il "45% dei nostri connazionali ritiene che l'appartenenza dell'Italia alla Ue sia una cosa positiva, contro il 24% di parere opposto e un altro 24% che non la considera né positiva né negativa". Leggi anche: "Chi impose Monti oggi vuole proprio lui al governo". Antonio Socci: tragica manovra occulta dell'Europa "Di fronte alla crescita dei sovranismi e delle posizioni apertamente critiche nei confronti della Ue", conclude Pagnoncelli, "ci si aspettava che nell'attuale campagna elettorale si parlasse di Europa e del suo futuro. In realtà solo il 23% degli italiani ritiene che stia andando in questo modo, mentre la maggioranza assoluta è convinta che, come di consueto, le elezioni Europee rappresentino una competizione nazionale, una sorta di test per misurare i rapporti di forza tra i partiti". E tra quelli che in Europa "si attendono la vittoria del blocco sovranista, il 56% prevede cambiamenti molto importanti che però non minacceranno la sopravvivenza dell'Unione, il 25% non si aspetta novità di rilievo, mentre il 12% immagina l'inizio della fine della Ue".