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Alessandro Di Battista, la lezioncina del grillino a Salvini: "Devi essere meno arrogante"

Gino Coala
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Ad Alessandro Di Battista comincia a piacere l'ultima svolta anti-leghista del M5s e soprattutto di Luigi Di Maio, che non fa passare giorno senza sferrare un attacco a Matteo Salvini e alla Lega. Sin dal caso Siri fino all'arresto del sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus, Di Maio si è scagliato contro i leghisti: "Salvini pensava che il Movimento, in quanto alleato tacesse davanti alla corruzione? - ha tuonato Dibba al Corriere della sera - Siamo legati da un contratto, non siamo complici". Leggi anche: Di Maio e la menzogna del moderato, Facci: "QUando diede del boia a Mattarella" Nonostante i due vicepremier però se ne diano di santa ragione ogni volta che possono, secondo l'ex falegname grillino non ci sono i sintomi di una crisi: "Non vedo litigi, ma un Movimento intransigente davanti agli scandali di corruzione che hanno toccato tutti i partiti". Dibba è scettico anche su un terremoto nel governo dopo il voto delle Europee: "Credo che se qualcuno dovesse proporre un rimpasto, lo farà con l'idea di mandare tutto all'aria. A noi delle poltrone non importa, ci interessa solo il contratto. E basta". Messi da parte pialle e seghe, Dibba è stato assunto di recente da una casa editrice, per la quale curerà una collana di libri. E dall'alto delle sue competenze, si sente in dovere di dare qualche consiglio a Salvini su come dovrebbe comportarsi: "Dovrebbe essere meno arrogante e chiedre una mano al presidente Conte, dato che vanta maggiore credibilità a livello internazionale rispetto a lui". Non contento, Dibba poi rilancia: "Sono un semplice cittadino, lo stipendio a Salvini lo pago anche io. Vorrei che lavorasse di più: meno marketing - suggerisce il grillino - e più sicurezza sui territori".

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