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Papa Francesco, retroscena terremoto dal Vaticano: "Bisogna fermare il sovranismo religioso della Lega"

Giulio Bucchi
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"Nel deserto avanza il sovranismo religioso della Lega". Il retroscena dinamitardo è di Massimo Franco sul Corriere della Sera e proviene direttamente dal Vaticano: la preoccupazione dell'anonimo cardinale è la stessa di Papa Francesco e delle altissimi schiere della Chiesa, Cei in testa. "Abbiamo due spine - spiega il porporato -: l'unità della Chiesa e l'irrilevanza dei cattolici in politica". Eccolo, il "deserto": "Non c'è più un partito di riferimento, e mi pare difficile che possa rinascere". Il rosario sventolato da Matteo Salvini in piazza Duomo ha preoccupato la Santa Sede, così come i fischi piovuti dal popolo leghista su Bergoglio. Leggi anche: "Salvini demonio? Ecco a cosa deve pensare il Papa". Antonio Socci durissimo contro Bergoglio È il segno, spiegano dal Vaticano, dell'onda d'urto catto-sovranista, che ha come referenti politici Salvini, Donald Trump, Orban, Marine Le Pen. Da qui la necessità di occupare politicamente la scena da parte di Papa Francesco, e la mobilitazione già annunciata dal presidente della Cei, monsignor Bassetti: "Vietato disertare domenica alle urne". Messaggio chiaro ai fedeli: andare a votare. Quello non detto, ma intuibile: votare per i progressisti e per chiunque non si riconosca nel fronte comune che si è venuto a saldare tra conservatori religiosi e sovranisti politici. Altro indizio: la ribellione dell'elemosiniere del Papa, monsignor Konrad Krajewski, che riallacciando la luce al palazzo occupato abusivamente a Roma ha chiamato a raccolta gli anti-Salvini d'Italia. 

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