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Sea Watch, Matteo Salvini e la nuova ipotesi di reato: "Cosa rischia". Il Pd vuole processarlo per questa foto

Giulio Bucchi
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Rischia un'indagine, Matteo Salvini, e la colpa è aver pubblicato su Facebook una foto in compagnia di alcune agenti di polizia. Ad assicurarlo è Carmelo Miceli, deputato del Pd, che in una nota accusa il leader della Lega e vicepremier: "Ancora una volta Salvini usa le forze dell'ordine per propaganda personale e politica, ma questa volta l'episodio è davvero inqualificabile". Leggi anche: "A Carola, tedesca, non fotte nulla ma la sinistra...". Feltri, sentenza tombale su migranti e Sea Watch Salvini ha pubblicato lo scatto in contrapposizione a quello di Carola Rackete, capitano della Sea Watch, per testimoniare la vicinanza del Viminale alle forze dell'ordine. Miceli annuncia una interrogazione parlamentare su quella che considera "una vergogna". "Le agenti di polizia che si sono fatte fotografare in maniera del tutto legittima con il ministro - dice il deputato Pd - sapevano che la loro foto sarebbe poi diventata una card di propaganda politica? Sapevano che sarebbero state utilizzate dalla macchina propagandistica della Lega per fare polemica politica? Sapevano che sarebbero diventate testimonial di un leader di partito? In assenza di specifica autorizzazione, potrebbe configurarsi ipotesi di reato". "La Polizia di Stato non è la guardia personale di Salvini - prosegue Miceli -. Ci auguriamo che una persona stimata e professionalmente autorevole come il Capo della Polizia Gabrielli sappia arginare questa deriva pericolosa, che rischia di danneggiare irrimediabilmente il fondamentale ruolo delle forze dell'ordine, che rappresentano tutti gli italiani e non una parte".

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