Scotti: "M5S ha sbagliato ad allearsi con Lega" /VIDEO
Roma, 17 lug. (AdnKronos) - "I M5s hanno sbagliato a fare un'alleanza così, con la Lega. E' difficile tenere insieme queste due anime che rappresentano realtà radicalmente diverse del Paese, con difficoltà a capirsi tra di loro. E' l'idea stessa di un contratto, in politica non regge il contratto regge la coesione politica". E' quanto ha detto nel corso di un'intervista ad 'AdnKronos live' Vincenzo Scotti, ex ministro Dc e presidente della 'Link Campus University' in merito allo scontro tra Salvini e Di Maio sul vertice con i sindacati convocato dal ministro degli Interni al Viminale. "Un ministro che esercita il suo potere per fare consultazioni di carattere generale, ignorando che esiste un presidente del Consiglio, è un dato che in altri tempi avrebbe fatto cadere dieci governi". Il governo regge? "Bisogna sapere se ha la possibilità di cadere - risponde ancora Scotti - perché è molto difficile che possa cadere". Parlando delle ripercussioni politiche provocate dall'inchiesta sul presunto finanziamento russo alla Lega, ha detto: "Non credo che siano le commissioni investigative parlamentari a risolvere questo problema, anzi lo fanno esplodere ancora di più. E il problema di fondo sul finanziamento della vita politica non lo si risolve". "Bisogna ragionare sul problema di fondo del finanziamento della vita politica. Occorre trovare una soluzione: non si può pensare che la politica sia finanziata per opera e virtù dello Spirito Santo". "Salvini ha un peso lideristico enorme nel Paese. Le questioni politiche sul tappeto sono pesantissime. Volerle affrontare tirandosi il randello dietro, non credo che questo aiuti il Paese". "Anche se - ammonisce subito dopo Scotti - non bisogna sfuggire alle responsabilità di ciascun potere dello Stato, quello del Parlamento, del governo della pubblica amministrazione. Tutti devono concorrere a ridare un' etica alla vita collettiva". Sollecitato sull'eventuale bisogno di "un po' di Dc nell'attualità politica del Paese" con riferimento alla recente riconsegna dello storico simbolo del partito con lo scudo crociato alla fondazione avellinese 'Fiorentino Sullo' da parte di Buttiglione e Rotondi, Scotti ha detto che "bisogna lasciare che i morti seppelliscano i morti e non pensare che rivitalizziamo quello che non esiste". "La Democrazia Cristiana è stata una cosa fondamentale nella storia del nostro Paese, quel periodo si è concluso anche per colpe nostre. Oggi bisogna guardare avanti". "Sulla cybersecurity l'Europa è in ritardo" sottolinea il presidente della Link Campus University, invitato a raccontare il particolare impegno dell'ateneo sulla cybersicurezza e ad analizzare lo stato dell'arte della materia. Quanto alle fake news, alla "disinformazione" avverte che "sarà all'origine delle guerre". "Con lei, gli strumenti di gestione del cyberstate saranno quelli che porteranno le guerre. Come diceva Einstein dopo la fine della seconda guerra mondiale non sarà più il carrarmato o la battaglia sul campo, cioè quello che noi vediamo essere della guerra del passato, sarà questo che ammazza peggio. Perché ammazzare attraverso la disinformazione è lo strumento più facile ma dilaniante della società moderna". Parla, infine, di Papa Bergoglio. "Abbiamo questo Papa meraviglioso che stimola a non aver paura - dice presidente della 'Link Campus University' -. Lui vuole andare Cina, sa che quella è la grande sfida che ha di fronte: l'annuncio anche evangelico. Non siamo più al tempio della religione vista come 'oppio dei popoli'. La cosa meravigliosa è capire come la religione può animare. Senza una dimensione etica e religiosa questo nuovo mondo non regge".