Cerca
Logo
Cerca
+

Il sondaggio di La7: Pd al 29,8% Pdl al 23,9%, M5S AL 21,7%

Esplora:
Angelino Alfano ed Enrico Letta

Basta larghe intese: il 30% vuole votare il prima possibile e un altro 25% al massimo nel 2015. Solo il 16% vuole aspettare la fine della legislatura

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Subito al voto. E' questo il dato che emerge dal consueto sondaggio del lunedì di Emg per Tg La 7. Il 24,1 per cento degli italiani vuole un rapido cambio della legge elettorale e il voto anticipato. A questa fetta di elettorato va aggiunto un altro 5,8 per cento che invece vorrebbe andare al voto subito anche col porcellum. Solo il 16,8 per cento vuole che il governo arrivi fino altermine della legislatura. C'è però una fetta, non piccola, si tratta del 27,2 per cento che invece vuole sì il voto ma nel 2015. Insomma le larghe intese non convincono e a questo punto è meglio tornare alle urne. Ma se si votasse subito i partiti come si presenterebbero? Il Pdl cresce, Pd in calo - Secondo i dati c'è una flessione del Pd. I dem, martoriati da primarie farsa e da una forsennata lotta anti Renzi per sbarrargli la strada verso il Nazareno hanno perso lo 0,7 per cento in sette giorni passando dal 30,5 per cento al 29,8. La coalizione di centrosinistra perde in totale sempre lo 0,7 per cento, passando dal 36,5 per cento al 35,8. Il Pdl invece cresce. Nonostante le lotte tra falchi e colombe gli azzurri guadagnano lo 0,2 per cento e passano dal 23,7 per cento di sette giorni fa al 23,9 per cento di oggi. Cala la Lega Nord che passa dal 4,2 per cento al 4 per cento. La coalizione di centrodestra perde però per strada lo 0,1 per cento passando dal 33,1 al 33 per cento. Bene Grillo, crollo Monti - Notte fonda per Scelta Civica di Mario Monti che passa dal 3 per cento al 2,6 per cento. Cresce invece il Movimento Cinque Stelle che in sette giorni guadgna l'1,7 per cento passando dal 20 al 21,7 per cento.  Giù di un altro punto (ne perde uno a settimana) la fiducia nel premier Enrico Letta, che è ormai ridotta al 31 per cento: meno di un intervistato su tre ha fiducia in lui. 

Dai blog