Salvini: "Voto anticipato? Vedremo, anche prima di settembre"
Manovra
Roma, 6 ago. (AdnKronos) - "Noi non siamo incollati alle poltrone, se non riusciamo a fare le cose bene non ci costringe il buon Dio". Così Matteo Salvini, in conferenza stampa, al termine dell'incontro con le parti sociali al Viminale sui temi della manovra, rispondendo a una domanda su eventuali rischi di voto anticipato. "Questo - ha detto parlando degli scenari prossimi - lo vediamo da qui a breve, anche prima di settembre". "Anche oggi le parti sociali - ha aggiunto Salvini - ci hanno chiesto di fare bene e fare in fretta. Se riusciamo a fare bene, su infrastrutture, crescita e tasse, dove purtroppo la competenza non è mia". "E' impensabile fare una manovra a costo zero, chiunque era al tavolo oggi diceva che se vuoi fare una manovra coraggiosa non la fai a costo zero, altrimenti sei mago Merlino" ha risposto Salvini a un giornalista che gli chiedeva dei rapporti con il ministro Giovanni Tria. Se il Pil è fermo "o gli dai uno scossone o non la faccio io" questa manovra, ha aggiunto. "Chiunque parli di manovra come gioco delle tre tavolette non fa parte del nostro progetto d'Italia" ha sottolineato, ribadendo quanto avrebbe affermato all'incontro con le parti sociali: “La manovra economica non può essere un 'gioco delle tre carte', nel senso che gli sgravi non debbono essere recuperati con nuove misure”. "Serve una manovra coraggiosa, responsabile, che sicuramente prevederà trattative con la prossima commissione Ue, di sicuro non si può stare sotto il 2%" ha detto il ministro in conferenza stampa, rispondendo a un giornalista che gli chiedeva di quanto si possa sforare il rapporto deficit/Pil. "Il livello di deficit necessario per finanziare il taglio tasse? Non abbiamo dato numeri, ma se sono soldi per la crescita sono soldi ben spesi, ci sono alcuni interventi che non possono aspettare come i 2,5 mld per le scuole, o per i ponti, o il taglio del cuneo fiscale, tutte cose che non possono aspettare", ha scandito Salvini, sottolineando: "A noi interessa che un bel po' di gente abbia meno tasse". "Se si chiama flat tax o taglio del cuneo non importa, non sono ancorato ai nomi. Tutti oggi hanno chiesto di non aumentare l'Iva", ha riferito il ministro dell'Interno. Poi la Tav. "Tutti dicono che c'è bisogno di infrastrutture, porti, aeroporti. Noi voteremo qualsiasi mozione che sostenga crescita, futuro, progresso e mobilità" ha detto il vicepremier rispondendo a chi gli chiedeva cosa voterà domani la Lega in Senato sulle mozioni Tav. "Mi stupisce che nel 2019 c'è chi dice no al progresso", ha osservato riferendosi alla posizione del M5S. Quanto al "salario minimo abbiamo registrato un no unanime da tutte le sigle presenti al tavolo, un salario minimo imposto per legge farebbe diminuire le tutele dei lavoratori" ha affermato Salvini al termine dell'incontro. "Evidentemente qualcuno una riflessione dovrà farla", ha rimarcato il ministro dell'Interno. Ancora, parlando del nodo della giustizia, Salvini ha riferito che le parti sociali presenti al tavolo del Viminale hanno chiesto "tutte il superamento dell'abuso d'ufficio e del danno erariale". Dopo l'incontro al Viminale tra il ministro dell'Interno e le parti sociali fonti M5S rimarcano che "Salvini oggi si è improvvisato portavoce dei sindacati ed è stato smentito proprio dai sindacati che hanno riconosciuto Palazzo Chigi luogo ufficiale dove interloquire con il governo e hanno rimandato al mittente alcune proposte mai discusse, fortunatamente, tra i membri di governo". "Diciamocelo chiaramente: oggi Salvini non ha fatto una bella figura. Lo diciamo da tempo: bisogna fare squadra e non dividere il governo", concludono le stesse fonti.