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Marco Travaglio e la ridicola difesa dei Cinque Stelle: "Salvini ha cercato un pretesto per la crisi"

Caterina Spinelli
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Per Marco Travaglio la situazione si fa sempre più critica. Non era bastato il boccone amaro della vittoria sul decreto Sicurezza bis da parte della Lega. Ora ci si mette pure la crisi di governo che con ogni probabilità lascerà a casa i suoi amici grillini. E così, anche nell'editoriale del Fatto Quotidiano in edicola venerdì 9 agosto, il direttore inveisce contro il ministro leghista, reo di aver sostanzialmente detto basta alla legislatura gialloverde.  Leggi anche: Travaglio, falso in prima pagina sul Fatto: niente inciucio "Riuniti davanti a un treno di mojito, Salvini e i suoi social-geni simpaticamente ribattezzati 'Bestia' compulsano lo scusario leghista alla ricerca di un motivo valido e comprensibile per spiegare al popolo la crisi del governo più popolare del decennio. Per giunta, a Ferragosto". Ma non finisce qua, ecco tutte le scuse proposte da Travaglio: "Salvini: 'Dico che si vota perché qualcosa si è rotto'. Bestia: 'Occhio, qualcuno sui social potrebbe risponderti: Sì, le nostre palle'. S.: 'Dico che è venuta meno la fiducia del Parlamento. B.: 'Ma se lunedì l'abbiamo avuta persino su quella boiata del Sicurezza-bis'. S.: 'Ah già, allora dico che i 5Stelle dicono troppi no'. B.: 'Ma se dicono solo sì!'. Insomma sono tutte le scusanti partorite dal direttore in un lungo monologo, che per non annoiarvi non riporteremo tutto. 

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