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Matto Salvini, Pietro Grasso: il piano per non andare alle urne? Non partecipare al voto di sfiducia su Conte

Caterina Spinelli
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"Non vedo perché io e tutti i senatori di opposizione, di LeU, del Misto, del Pd, ma anche di centrodestra dovremmo trasformarci nei 'volenterosi carnefici' al servizio di Salvini, e votare allegramente l'assurdo di una mozione di sfiducia al governo presentata da ministri tuttora ipocritamente e vergognosamente in carica e che intendono rimanere tali fino al giorno delle elezioni". Con queste parole Pietro Grasso, senatore di Leu, prospetta nuovi scenari per il voto su Conte (sfiducia presentata da Salvini) al Senato.  Leggi anche: Renzi, le manovre sul voto per salvare la Boschi? E ancora alle colonne del Fatto Quotidiano: "Non vedo perché le opposizioni dovrebbero fare il lavoro sporco di un gruppo parlamentare che rappresenta il 17 per cento del voto delle elezioni di marzo 2018". Per impedirlo - suggerisce - basta poco: non partecipare al voto di sfiducia. A quel punto i tempi della crisi passeranno dalle mani del presidente del Consiglio e soprattutto del presidente della Repubblica. Insomma, la fretta del leader leghista sembra voler essere placata da tutti. Anche il Pd annuncia un tentativo efficace, quello di chiedere prima la mozione di sfiducia contro il ministro dell'Interno. Una posizione, quella dei suoi colleghi, non condivisa da Nicola Zingaretti che invece freme per tornare al voto. 

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