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Sergio Mattarella, l'amico Pierluigi Castagnetti e la frecciatina a Zingaretti: "Berlinguer accettò Andreotti"

Caterina Spinelli
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Sergio Mattarella non si scompiglia e mantiene la linea del rigoroso silenzio, così come ha fatto fino ad ora in merito alla crisi di governo. A generare il caos ci pensa però Pierluigi Castagnetti, democristiano "di sinistra"; collaboratore di Dossetti, Zaccagnini, Martinazzoli, e poi di Prodi; segretario del Ppi; nonché amico personale del presidente della Repubblica. A far rumore è un tweet "chiave": "La lezione di Berlinguer. Nel 1976 il segretario del Pci (che avrebbe preferito Moro) accettò Andreotti, che pure aveva guidato il governo Dc-Pli, perché riteneva che sono i programmi e non le persone il terreno e lo strumento della discontinuità". Un chiaro rimando alla situazione attuale? Per molti è proprio così. Basta ricordare la lotta M5s-Pd su Giuseppe Conte. Il primo intenzionato a tenerlo incollato alla poltrona di Palazzo Chigi, il secondo volenteroso di cambiare tutto. Il messaggio di Castagnetti sembra dunque indirizzato a Nicola Zingaretti e sembra far emergere l'intenzione del Quirinale di accettare una possibile alleanza tra grillini e dem. LA LEZIONE DI BERLINGUER. Nel 1976 Berlinguer (che avrebbe preferito Moro) accettó Andreotti, perché riteneva che sono i programmi e non le persone il terreno e lo strumento della discontinuità.— PL Castagnetti (@PLCastagnetti) August 25, 2019

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