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Giuseppe Conte, il piano segreto. Altro che premier, la confidenza: vuole diventare il nuovo Romano Prodi

Giulio Bucchi
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Si parte con la "amalgama" e si finisce con la "coalizione". Giuseppe Conte si tradisce in fretta. Un retroscena del Corriere della Sera riferisce come le ambizioni dell'ex avvocato del popolo non si esauriscano con il ruolo di "premier-bis". Resterà a Palazzo Chigi appoggiato dal M5s e sostituendo semplicemente la Lega con il Pd. E qui è il suo vero obiettivo: "Dovrò fare in modo che quella tra Cinque Stelle e Pd non sia semplicemente una somma. Ma un amalgama, una sintesi, una coalizione". Tradotto: sarà Conte il primo passo per la nascita di un nuovo progetto politico, fuori dal Parlamento, da presentare agli elettori una volta finita la legislatura.  Leggi anche: "Ora programma omogeneo". Di Maio ufficializza Conte e alleanza col Pd: preparate i popcorn Primo passo: il ruolo di anti-Salvini cucitosi addossi in Senato con il discorso degli schiaffoni. Secondo: "Il premier uscente e rientrante s'è messo in testa di ritornare al bipolarismo. Di essere il nuovo Prodi che nel giorno del giudizio sfiderà Matteo Salvini come il vecchio Prodi sfidava (e batteva) Silvio Berlusconi. Pd-M5S e sinistra da questa parte, Lega e la destra dall'altra", sarebbe secondo il Corsera il ragionamento fatto da Conte con gli uomini a lui più vicini nei giorni scorsi. Con la benedizione e l'appoggio di Vaticano e Papa Francesco, Angela Merkel ed Emmanuel Macron, Ursula Von der Leyen e Christine Lagarde. Addirittura di un sovranista come Donald Trump, contrapposto al Vladimir Putin filo-leghista. 

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