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Di Maio-Zingaretti, l'alleanza si spacca di già: M5s furioso dopo la nomina di Gentiloni Commissario Ue

Caterina Spinelli
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Paolo Gentiloni è stato nominato da Giuseppe Conte Commissario europeo. Una decisione che ha mandato il Pd in fibrillazione: da Enrico Letta a Matteo Renzi fino al dissidente Carlo Calenda, tutti intenti a mandare messaggi affettuosi al premier bis. Tutti però tranne alcuni grillini che non hanno visto di buon occhio la scelta. Il primo della fila è il siciliano Ignazio Corrao, per anni vicinissimo a Luigi Di Maio: "Complimenti a chi ha negoziato le posizioni di governo per il Pd. Economia, Commissario Ue e Affari europei e anche tutti i ministeri strategici per il Sud (agricoltura, infrastrutture, sanità, sud). Dove noi prendiamo i voti". Un'accusa secondo Il Fatto al Di Maio che secondo tanti grillini ha sbagliato molto al tavolo della trattativa, tutelando "solo se stesso e pochi uomini di sua fiducia" come sibila un 5Stelle di rango. Leggi anche: Conte marcato stretto dal Pd: "Una sentinella a Palazzo Chigi" Così su Facebook protesta anche un altro eurodeputato, il lucano Piernicola Pedicini: "Non riconosco più il mio Movimento, siamo costretti ad assistere inermi alla consegna dell'Italia al Pd in Europa e ai signori dell'austerità, a quelli che hanno messo in ginocchio le nostre piccole e medie imprese". Ma anche un veterano come il deputato Andrea Colletti dice no: "L'indicazione di Gentiloni come commissario Ue è il primo, si spera uno dei pochi, errori del nuovo governo. Spero che i nostri ci spieghino il perché di tale decisione e cosa non ha funzionato negli accordi". La nuova alleanza sembra partire proprio con il piede giusto. 

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