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Franco Bechis: "Marco Travaglio dietro il sì di Di Maio a Zingaretti". Grillini contro il direttore

Caterina Spinelli
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Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, alla fine della fiera, sono riusciti a raggiungere un accordo e dar vita al governo tanto desiderato che li ha salvati dalle elezioni. Fautore dell'asse sicuramente Matteo Renzi che ci ha messo del suo e lanciato la proposta, accolta al volo da Beppe Grillo. Eppure per Franco Bechis la "manina" che si nasconde dietro l'alleanza sarebbe quella di Marco Travaglio.  "Quando M5s e Pd si siedono finalmente al tavolo per discutere, i dem cominciano a dire che accettare Conte premier vale tre ministeri, e sui punti programmatici si mettono di traverso alle concessioni autostradali dei Benetton e alzano parecchia polvere sul taglio dei parlamentari etc.. etc... Di Maio a quel punto intuisce al volo e ferma la melina avvolgente alzando la posta. E in caso di resistenza Pd dice con chiarezza che allora è meglio andare al voto. Alza la voce perché è sicuro che la controparte sia disposta ad accettare assai più di quel che non dicano ai tavoli", ricostruisce la passata vicenda. Leggi anche: Bechis, titolo estremo sul Tempo: "Governano i cialtroni di Bibbiano" Fin qui nulla di nuovo. "È a questo punto però che in maniera inattesa di alza il fuoco amico. Mitragliate dall'esterno, da Marco Travaglio e dal suo Fatto quotidiano: per loro l'unione con il Pd è sempre stata quella più naturale e fin necessaria. Questa tesi si è ancora di più rafforzata quando il giornalista ha avuto una sorta di folgorazione per Conte, che stima ben al di sopra delle sue reali capacità". Il retroscena del direttore del Tempo non è passato inosservato su Twitter. E così Bechis ha deciso di precisare la sua opinione fuorviata: "Non è un attacco a Marco Travaglio, equivocate. La sua linea è stata chiara da marzo 2018. È una ricostruzione sul peso che ha avuto quella linea anche sui parlamentari M5s, che sposandola hanno messo in difficoltà Luigi Di Maio".  Non è un attacco @marcotravaglio, equivocate. La sua linea è stata chiara da marzo 2018. È una ricostruzione sul peso che ha avuto quella linea anche sui parlamentari M5s, che sposandola hanno messo in difficoltà Luigi Di Maio— Franco Bechis (@FrancoBechis) September 9, 2019

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