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Calderoli sul patto di Malta: "Buono solo per incartare il formaggio. Pd e M5s riceveranno solo pomodori"

Caterina Spinelli
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"Il recente patto di Malta che sembrava risolutivo sulla redistribuzione dei migranti invece si è rivelato un foglio buono solo per incartare il formaggio, sottoscritto da appena quattro Paesi e peraltro non vincolante per chi lo ha sottoscritto". Roberto Calderoli liquida così l'accordo sottoscritto per la ridistribuzione dei migranti in arrivo in Italia. "Il problema - prosegue il senatore leghista - è rimpatriare i migranti, ma la vera soluzione resta quella di non farli arrivare ed era questa la politica intrapresa dal ministro Salvini, che aveva fatto calare gli sbarchi di oltre il 90%". Calderoli invita a leggere i dati dell'Unhcr: "Nel 2017 con la politica dei porti aperti in Italia sono arrivati 105.935 immigrati, mentre nel 2019 siamo ancora appena a 7783 nonostante l'impennata dell'ultimo mese. E infatti oggi con la loro politica in un solo mese e mezzo, da agosto a oggi, gli arrivi sono triplicati! Adesso cari ministro non tornate più sul balcone di Palazzo Chigi ad annunciare che avete risolto il problema dei rimpatri perché altrimenti di pomodori ne riceverete così tanti da farci la passata". Leggi anche: Calderoli avvisa Pd e Cinque Stelle: "Pronto a riaccendere la macchina che fa crollare Palazzo Madama" Ma il vicepresidente del Senato non risparmia neppure il nuovo decreto interministeriale dei ministri degli Interni (Lamorgese), degli Esteri (Di Maio) e della Giustizia (Bonafede): "Rimpatriare gli immigrati clandestini in un tempo massimo di quattro mesi, mi ricorda molto un altro decreto, quello che aboliva la povertà. Lo ricordate quando i ministri e sottosegretari grillini andarono ad esultare sul balcone di Palazzo Chigi per dire che avevano abolito la povertà, annuncio che ovviamente non ha trovato seguito perché la povertà non si riduce con un decreto". 

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