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Matteo Renzi la vuole, Mara Carfagna lo umilia: "Non voglio un altro padrone"

Giulio Bucchi
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«L' evidente speranza di Renzi è quella di una implosione di Forza Italia: io invece continuo a sperare e a lavorare affinché il partito abbia l' intelligenza, l' energia e il coraggio di conservare la sua identità di movimento repubblicano, moderato, liberale e riformista con i piedi ben piantati nel centrodestra, ma senza alcuna resa al sovranismo e all' estremismo. Non siamo in cerca di nuovi approdi né di nuovi padroni, ma coltiviamo il sogno di restituire dignità all' area liberale del centrodestra. Per farlo si corre sicuramente qualche rischio, ma penso ne valga la pena. C' è chi si batte per conservare il seggio e chi si batte per preservare le proprie idee anche a rischio di perderlo il seggio», ha replicato Mara Carfagna vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. Leggi anche: "I contatti tra Gianni Letta e i ministri del Pd". Il retroscena sui "responsabili di Berlusconi" Tutto nasce dall'assenza a Piazza San Giovanni di alcuni esponenti del centrodestra unito. Assenti che sono stati notati dai renziani (prima la Carfagna). E proprio a questi Renzi guarda. Aprendo uno spiraglio: «Salvini ha preso le redini, capisco il disagio di dirigenti e militanti di Forza Italia. A chi crede che c' è spazio per un' area liberale e democratica dico venga a darci una mano. Italia Viva è aperta». Ma gli azzurri non apprezzano: «L' Opa lanciata sull' elettorato di Forza Italia è solo un' illusione ottica, un tentativo destinato a fallire», taglia corto Anna Maria Bernini. «Renzi stia sereno: Forza Italia e i suoi dirigenti sono solidamente ancorati nel centro-destra e non si faranno abbindolare dai mille giri di valzer del fiorentino», le fa eco il capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini.

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