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Matteo Renzi e Forza Italia, Giuliano Urbani: "È il più detestato del centrodestra e non se ne rende conto"

Giulio Bucchi
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"È il più detestato, Matteo Renzi, e non se ne rende conto". Giuliano Urbani, storico braccio destro di Silvio Berlusconi e tra i fondatori di Forza Italia, commenta così in un'intervista al Corriere della Sera le ambizioni del leader di Italia Viva di "drenare" parlamentari e voti dagli azzurri. "Trovo incredibile che Renzi, ovvero colui che ha inventato il Conte-bis, possa rivolgersi ai delusi di Forza Italia o al partito nel suo complesso e ancor più agli elettori. Se c'è uno che oggi il popolo del centrodestra non voterebbe mai e non considererebbe mai è proprio lui. È in assoluto il più detestato tra i leader della maggioranza, e non se ne rende conto". Leggi anche: "A San Giovanni è morta Forza Italia". Renzi da Fazio, ruba voti al Cav e lo umilia in diretta Secondo Urbani, attirare i "soldati" (cioè i parlamentari) e non i "colonnelli" (i dirigenti di Forza Italia) sarebbe per Renzi semplicemente "inutile". "Oggi FI è in una condizione di debolezza tale che non può fare altro che riconoscere la leadership di Matteo Salvini e muoversi di conseguenza. Però un ruolo Berlusconi potrebbe ancora averlo, se volesse: potrebbe fare da suggeritore dietro le quinte, dare idee, contenuti, aiutare a costruire una proposta di governo che la Lega oggi non ha". Se il Cav 83enne non si accontenterà di questo ruolo, spiega ancora Urbani,"Forza Italia è destinata a soccombere. Anche Giorgia Meloni, per dire, oggi ha un ruolo che FI non ha. È stata brava a trovare anche contenuti moderni. Non so se riuscirà a scrollarsi di dosso le scorie delle sue origini, ma ha conquistato uno spazio. FI non può ridursi a non averne nessuno".

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