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Giuseppe Conte e le imboscate di Renzi. Manovra, "l'incidente in Senato": viene giù il governo?

Emanuele Gibilaro
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Nuove frizioni sulla manovra potrebbero indebolire ancor di più la maggioranza. Non è un mistero la contrarietà del partito di Matteo Renzi, Italia Viva, su alcuni punti della prossima manovra di bilancio, in particolare le tasse su plastica, zucchero ed auto aziendali. Il partito dell'ex premier starebbe lavorando allo slittamento del provvedimento (tanto caro al Partito Democratico) che dovrebbe tagliare il cuneo fiscale, con l'obiettivo di liberare risorse ed evitare nuove tasse su plastica ed auto aziendali. A questa strategia starebbe lavorando Luigi Marattin, l'uomo di Renzi delegato alle questioni economiche e di bilancio. "Perché non rimandare di tre mesi il primo intervento, per risparmiarci il secondo e, insieme, anche altre due tasse? Parliamone insieme e decidiamo, ci sono due mesi di tempo", ha riferito il deputato renziano in un colloquio telefonico con La Repubblica. Per approfondire leggi anche: Luigi Di Maio difende la Plastic tax: "Serve a cambiare rotta". Ufficiale: Pd e M5s si suicidano Secondo Italia Viva ed il suo leader, la tassa sulla plastica e quella sulle auto aziendali (quest'ultima colpirebbe circa 2 milioni di persone) sarebbero una sciagura per il comparto produttivo italiano e per le tasche della classe media. Ciò che Palazzo Chigi teme è "l'incidente" creato ad hoc. Che cioè la manovra di bilancio subisca un intoppo in Senato: il voto dei 17 parlamentari di Italia Viva è decisivo per approvare qualunque provvedimento. I renziani promettono emendamenti a pioggia, mentre il governo segue con apprensione i dissidi tra i suoi azionisti.

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