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Renzi non ha mandato nessuno al vertice di maggioranza sul Mes perché è offeso con il Pd, ma non lo dice

Marco Rossi
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Italia Viva non è andata al vertice sul Mes ufficialmente perché - come ha dichiarato Renzi - “sono problemi fra Pd e 5 Stelle”. Ma forse, come spiegano ambienti della maggioranza, la verità è un'altra: dopo la rumorosissima intervista di Zanda, rivela Dagospia, sulla fondazione Open in cui l'attuale tesoriere del Pd ha usato parole durissime contro il senatore semplice di Rignano ("Lui era il capo del Pd e aveva la responsabilità della finanze dem. Invece, da segretario cercava risorse per la sua Fondazione Open, mentre allo stesso tempo, sempre da segretario, metteva in cassa integrazione ben 160 dipendenti del suo partito, peraltro al verde per via della campagna per il referendum costituzionale del 2016, costata uno sproposito") è calato ancora più il gelo fra Italia Viva e Pd. Insomma, l'intervista (condivisa da tutto il PD) è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.   Per approfondire leggi anche: Matteo Renzi spacca la maggioranza Rapporti interrotti, fino a quando non ci saranno le scuse da parte del Nazareno. Che intanto però va per la sua strada, senza ripensamenti, visto che l'intervista di Zanda è stata ripresa e rilanciata da tutti i siti ufficiali del Pd. E quindi è diventata la linea ufficiale del Partito. Dal Nazareno evitano commenti. Solo su una cosa si sbilanciano: “Renzi non partecipa al vertice perché sul Mes non sono problemi suoi? E allora il Pd che ha partecipato ai vertici sull'Iva? Quelli erano problemi di Renzi con Conte, però noi c'eravamo. Funziona così, in una alleanza. La verità è che, visto che IV non schioda nei sondaggi dal 3%, ora si affidano al morettismo: mi si nota di più se non vengo o se vengo e mi metto da una parte?”.

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