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Elisabetta Trenta fatta fuori dai "facilitatori" M5s: "Vittima di poteri forti, ecco come stanno le cose"

Giulio Bucchi
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Si ritiene vittima dei "poteri forti", Elisabetta Trenta. L'ex ministro della Difesa del Movimento 5 Stelle, rimasta invischiata qualche settimana nell'imbarazzante vicenda della casa "di servizio" occupata anche una volta non più al governo grazie all'incarico del marito militare, è stata esclusa dal voto sulla piattaforma online Rousseau per la scelta dei "facilitatori" 5 stelle, il nuovo organo collegiale che affiancherà Luigi Di Maio nella gestione del Movimento. "Ritengo di essere vittima di una trama agita da alcuni poteri forti, ma non intendo mollare la presa", incalza la Trenta. "Ribadisco il mio convincimento nei valori fondanti il Movimento delle origini, ed intendo continuare la mia battaglia civile e politica, forte anche del sostegno di migliaia di attivisti e sostenitori. Non mollerò".   Leggi anche: "In 30 pronti a lasciare per un nuovo gruppo". L'ex grillino Lucidi, è una Caporetto per Di Maio La Trenta ha rivelato di aver "appreso questa mattina dal Blog delle Stelle che la candidatura a facilitatore del Movimento 5 Stelle per l'area Sicurezza e Difesa non è stata ammessa alla votazione sulla piattaforma Rousseau, per ignote ragioni". "Incredibilmente - spiega ancora l'ex ministra - non è stata fornita alcuna spiegazione, e questo episodio conferma le perplessità su alcuni processi decisionali dei vertici del Movimento". La Trenta solo lunedì scorso aveva presentato il suo "team del futuro" alla Sala Stampa della Camera dei deputati. "Nei prossimi giorni - annuncia ora - convocherò una conferenza stampa, in occasione della quale fornirò la mia interpretazione di quel che mi è accaduto nelle ultime settimane, presentando un articolato dossier, a partire dalla mia esperienza di Ministro della Difesa per 14 mesi".

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