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Lorenzo Fioramonti si dimette, Conte informato: passo indietro dopo la manovra. Toto-ministro, i nomi

Marco Rossi
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Il ministro della Pubblica Istruzione, Lorenzo Fioramonti, lo aveva promesso: "Se non avrò tre miliardi per il mio ministero, mi dimetterò". Quei soldi, in manovra, non ci sono. Ce ne sono poco meno di un paio, un gruzzolo raggiunto sommando diverse misure da qualche centinaia di milioni provenienti anche da altri ministeri e poco convincenti per molte categorie, scrive il Fatto quotidiano. Ora l'addio sembra imminente, forse prima di Natale. Leggi anche: Matteo Salvini contro Lorenzo Fioramonti Chi ha potuto parlare col ministro in queste ore racconta che al momento il programma è votare la fiducia alla manovra di Bilancio alla Camera e poi dimettersi. Con serenità e la volontà di sostenere il governo. Non ci sarebbero offerte all'orizzonte, neanche il ritorno all'università di Pretoria pare in programma. Insomma, è lecito il sospetto di un ripensamento ma pare che la decisione sia stata talmente meditata da avere informato anche il premier Conte e Di Maio. Ora, il nome in quota M5s, è quello di Nicola Morra: un "successore naturale" visto che era già in lizza al posto del ministro nella fase di formazione del governo.

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