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Lucia Borgonzoni a Libero: "A me interessa solo l'Emilia. Forse Stefano Bonaccini punta a fare il leader Pd"

Cristina Agostini
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«Per me non è una sorpresa che Bonaccini, finalmente, abbia ammesso che il voto dell' Emilia-Romagna avrà anche una forte valenza nazionale: era evidente, altrimenti non si spiegherebbero i suoi attacchi quotidiani a Salvini, che comunque utilizza per non entrare mai nel merito dei temi regionali. Ciò che colpisce, piuttosto, è la vergogna che il mio avversario del Pd prova verso il suo stesso partito: non lo nomina mai, non ne ha voluto il simbolo sui manifesti, ha perfino eliminato il rosso dalla campagna elettorale. Chissà: magari, come cominciano a sospettare in molti all'interno del Pd, punta alla riconferma in Regione solo per fare le scarpe a Zingaretti e prendere il suo posto». Lucia Borgonzoni, 43 anni, senatrice della Lega, sottosegretario ai Beni Culturali durante il Conte-uno, il 26 gennaio potrebbe diventare la prima governatrice di centrodestra nella storia dell' Emilia-Romagna. Stando ai sondaggi la sfida col presidente uscente Stefano Bonaccini è apertissima. Nel 2016 sfiorò l' impresa di espugnare il Comune di Bologna costringendo al ballottaggio il candidato Dem Virginio Merola. Oggi la Borgonzoni è sostenuta dall' intero centrodestra (Lega, Fdi, Fi), dalla civica "Borgonzoni Presidente", dalla lista congiunta del Popolo della Famiglia e "Cambiamo!" (la formazione del governatore ligure Giovanni Toti) e dai Giovani per l' Ambiente. Leggi anche: "La vergine? Chissà se vale anche per la Borgonzoni". Vergogna sul Fatto, leghista umiliata così Borgonzoni: il sindaco di Milano, Sala, l' ha attaccata duramente. «Non sa neanche da che parte è girata», ha detto, «lasciamola a Roma con le sue sciocche t-shirt». «Anziché prendersela con me per la maglietta "Parlateci di Bibbiano", Sala dovrebbe ritenere vergognoso che nessuno si sia mai accorto di ciò che stava accadendo sulla pelle dei bambini e delle loro famiglie. Peraltro mi risulta che i presunti colpevoli siano ancora tutti indagati. Lo sottolineo perché per la sinistra sembra che il caso non sia mai esistito». Cacciari ha detto che se Bonaccini perde cade il governo. «È molto probabile, perché non si può ignorare la volontà dei cittadini. Per me però, più di qualsiasi ragionamento nazionale, è importante riuscire a liberare l' Emilia-Romagna da mezzo secolo di oppressione Pd e dare a tutti l' opportunità di crescita e sviluppo a prescindere dalla tessera di partito». In Emilia-Romagna, stando alla Lega, ci sono 847 luoghi inquinati. Per Bonaccini sono "solo" 519. Chi dice la verità? «I dati sono sul sito della Regione e addirittura ci sono siti che danno cifre superiori. La cosa ancora più allarmante è che non esiste un piano regionale per le bonifiche. La sinistra si riempie la bocca col rispetto dell' ambiente e poi se ne frega. Noi predisporremo subito una strategia d' intervento. Altro che nuovi rifiuti da Roma, come vorrebbe portare qui il Pd col sostegno dei 5 Stelle!». Bonaccini sostiene che l' ampliamento della discarica di Finale Emilia, ora sotto sequestro, è stato deciso dal governo gialloverde. «Gli ha già risposto, smentendolo nettamente, l' ex sottosegretario Giancarlo Giorgetti. È come quando il mio avversario aveva tirato in ballo il ministro grillino Costa accusandolo di non aver erogato i soldi per combattere il dissesto idrogeologico: i soldi erano stati messi regolarmente a disposizione, ma spettava al governatore far partire i cantieri». Migliaia di disabili emiliano-romagnoli, stando alle vostre accuse, avrebbero pagato più del dovuto le rette dei servizi per colpa della Regione. «Non siamo noi a dirlo: lo ha stabilito il Consiglio di Stato. I casi, anche grazie al lavoro dell' associazione "Prima gli ultimi", stanno venendo alla luce uno dopo l' altro. È scandaloso che la Regione abbia impiegato 3 anni per recepire la sentenza, lasciando così i Comuni liberi di chiedere soldi che non gli spettavano. Se verrò eletta istituirò subito un fondo di ristoro per tutte queste persone». Perché non ci sono stati altri confronti televisivi con Bonaccini? «Chiedetelo a lui». Le tasse sulla plastica e lo zucchero colpiranno due settori d' eccellenza del territorio. «Il Pd, posticipando l' entrata in vigore di alcune tasse dopo il voto, evidentemente pensa che la gente sia scema. Plastic e sugar tax potranno essere evitate solo da un nuovo governo di centrodestra». Programmi per il veglione di capodanno? «Resto a Bologna, vado in giro con gli amici». Il primo messaggio del 2020? «Alla mamma. Il secondo alla sorella. Ah, subito dopo scriverò a Salvini. Magari Bonaccini avrà da ridire anche su questo».  di Alessandro Gonzato

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