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Piero Fassino sulla Lega: "Immigrazione e politiche economiche, meglio loro del M5s"

Cristina Agostini
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Secondo Piero Fassino, in questa confusione totale in cui si trova il governo, l'unica certezza è che il Pd ha più punti in comune con la Lega che con il Movimento 5 stelle. Rivela Augusto Minzolini in un retroscena su il Giornale che l'ex sindaco di Torino, nei corridoi di Montecitorio ragiona in questo modo: "Dato che non si può votare da qui ad almeno un anno, vogliamo vivacchiare o osare, mettere in cantiere riforme importanti, occuparci della forma di governo, parlare di cancellierato o di elezione diretta del presidente? Messa così si potrebbe coinvolgere anche una parte dell'opposizione". Quindi la bomba: "A cominciare dall'anima di governo della Lega con la quale sulle scelte economiche abbiamo sicuramente più punti in comune che con una parte dei grillini. Per non parlare dell'immigrazione: se la posizione fosse quella che aveva Roberto Maroni, io non avrei nulla da ridire". Leggi anche: La Lega mai così in basso, sondaggio della Berlinguer: l'allarme per Salvini Dice ancora Fassino, secondo Minzo: "Il problema è, appunto, se vogliamo avere più ambizioni, o se dobbiamo essere bloccati da quella parte di 5stelle che non ha l'attitudine al governo. In più, coinvolgendo il centrodestra o una parte di esso, daremmo una valvola di sfogo alle pulsioni che ci sono nel Paese, visto che prima o poi si dovrà votare. Se ci fosse questa disponibilità si potrebbe anche ragionare se valga la pena di cambiare o meno il quadro politico". Parole che suonano come musica alle orecchie di Matteo Renzi, che contesta punto su punto le politiche economiche del M5s e che, chissà, forse guarda con qualche sorta di interesse alla Lega "moderata" di Salvini & Co...

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