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Letta, Renzi, Alfano, Berlusconi: cosa succede adesso

Lucia Esposito
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Dicono che da quando Giorgio Napolitano lo ha scelto come giudice della Corte Costituzionale, lui si sia dedicato con costanza e pazienza alla questione della legge elettorale. In molto vedono prorprio in lui, Giuliano Amato, l'uomo del prelievo forzoso dai conti del 1992) il grande regista dell'operazione che ha bocciato il Porcellum. Un'unica decisione che, con un colpo solo, ha messo una pietra sul disegno di Silvio Berlusconi di andare al voto e allo stesso tempo sulla sperenza di Matteo Renzi blindando di fatto il governo Letta.  Missione compiuta - L'obiettivo è quello di "mettere in sicurezza" il governo Letta almeno fino alla primavera del 2015, far sì che il governo delle intese sempre più strette porti a casa le riforme: a questo punto prima tra tutte quella elettorale. Una sentenza che fa esultare Letta e il suo vice Alfano che vedono allontanarsi la prospettiva del voto e soprattutto li "smarca" sia da Renzi che negli ultimi giorni, con l'avvicinarsi della data delle primarie del Pd che lo danno per vincente, continuava a fare passi avanti stringendo in un angolo sempre più stretto Letta. a non c'era solo Renzi a "fare pressing" e mettere in pericolo la vita del governo. C'erano le spinte di Grillo e di Berlusconi verso il voto. Ma adesso la sentenza ha rimesso tutto e ognuno al suo posto.      

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