Sondaggio Mentana, con l'Udc Berlusconi e centrodestra avanti. M5S sale, Pd giù
Forza Italia, Lega, Ncd e Casini si avvicinano a quota 37%, centrosinistra in difficoltà. E la rissa permanente fa benissimo ai 5 Stelle
Con Casini, il centrodestra vince. A incoronare la scelta di Silvio Berlusconi di riaccogliere l'Udc di Pierferdinando Casini arriva anche il sondaggio Emg per il TgLa7 di Enrico Mentana. Con un'altra certezza: la rissa e il clima da stadio in stile tutti contro tutti fa bene, anzi benissimo a Beppe Grillo. Centrodestra davanti - Mentre i leader di Forza Italia, Ncd e Lega Nord discutono della modalità di intesa con il centrista di ritorno, i numeri parlano chiaro: il centrodestra di nuovo unito, modello Casa delle Libertà, arriva al 35%, sia pure in calo dello 0,5 per cento rispetto a una settimana fa. Forza Italia cala leggermente al 21,4% (-0,2), il Nuovo centrodestra di Alfano scende al 3,9 (-0,1) così come la Lega Nord al 3,7 (-0,3). In controtendenza Fratelli d'Italia fresca di ritorno a nome e simbolo Alleanza nazionale (al 2,8%, +0,2) e, appunto, Udc all'1,8 (+0,1). Il totale dice 35, -0,5 rispetto a sette giorni fa. Numeri che la sondaggista di riferimento di Berlusconi, Alessandra Ghisleri per Euromedia, ritocca al rialzo: Forza Italia al 22,5% e centrodestra al 36,3%, a un passo da quella fatidica soglia del 37% posta come obiettivo dallo stesso Cavaliere. Renzi in crisi - Il centrosinistra, nonostante una crescita complessiva dello 0,1%, è costretto a inseguire. Il Partito democratico si conferma primo partito ma scende al 29% (-0,2), con Sel in leggera crescita al 3,4% (+0,2) e i socialisti di Nencini (Psi) stabili allo 0,8 per cento. Totale: 34,2%, risultato che nonostante la spavalderia del segretario democratico Matteo Renzi non fa star tranquillo nessuno a largo del Nazareno. La rissa fa bene a Grillo - Gode eccome il Movimento 5 Stelle. Al centro della bufera per la rissa alla Camera e gli insulti grillini sul web caduti a pioggia sulla testa ora del presidente di Montecitorio Laura Boldrini ora dei giornalisti Corrado Augias, Philip Daverio e Daria Bignardi, il M5S trasforma le polemiche e i titoli critici di quotidiani e telegiornali in voti in più: i 5 Stelle salgono al 24,1%, compiendo con un +0,5 il balzo più significativo della settimana. Altrettanto non si può dire di Scelta civica di Mario Monti, inchiodata sotto quota 2% (1,8%, -0,1). Chissà che ai decimali del Professore non decida di aggrapparsi Renzi, quando sarà il momento di tornare alle urne. L'unica certezza, e non c'era bisogno della matematica, è la sfiducia degli italiani nei confronti del governo: il gradimento del premier Enrico Letta è a livelli bassissimi, al 26 per cento.