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Forza Italia, Berlusconi: "Renzi non ha la maggioranza"

Ignazio Stagno
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A sparare sull'appena nato governo Renzi è Silvio Berlusconi, che riferendosi alle modalità con cui è nato il nuovo governo dice: "Non c'è democrazia" (leggi l'approdondimento), Anche ieri aveva detto: "Matteo ha la maggioranza nel suo partito, ma non ha la maggioranza in Parlamento. Molti deputati Pd sono bersaniani e dalemiani". Un segnale sinistro, un avvertimento, quello del Cav per Matteo, che la dice lunga sulla tensione che si respira attorno al nuovo esecutivo. Renzi di fatto ha scelto di accontentare Alfano e di accorpare molto probabilmente la riforma elettorale con la riforma del Senato. Traduzione: i tempi della legislatura si allungano e il voto si allontana.  Renzi sceglie Alfano - Renzi doveva scegliere tra Alfano o Berlusconi. Ha scelto Alfano. Per convincere il leader del Nuovo Centrodestra a chiudere velocemente l'accordo per la formazione del nuovo esecutivo, il segretario del Partito Democratico ha promesso e concesso una riscrittura dell'emendamento Lauricella che garantisce ai centristi che la legislatura non si interromperà bruscamente dopo l'approvazione della nuova legge elettorale perché quest'ultima verrà comunque collegata con la riforma del Senato. Per Alfano era il punto dirimente, più ancora della sua riconferma al Viminale. Proprio perché il timore dell'ex delfino di Silvio era quello che Renzi, approvato l'Italicum, decidesse di rompere tutto e andare al voto per poter tentare di governare con una maggioranza solida e non di coalizione.  "Giochi di palazzo" - Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, il governo potrebbe avere vita lunga. E così si mormora che dalle parti di San Lorenzo in Lucina, quartier generale di Forza Italia, i malumori non siano pochi. Il Cav ha aperto il fuoco sul Pd: "Dopo Monti, Letta e Renzi, si può dire che la sinistra si è data ai giochi di palazzo". Così Berlusconi parlando con i giovani volontari dei club. "Spero solo - ha aggiunto - che in questi quattro anni si possano fare le riforme". Quattro anni appunto. Un orizzonte temporale che potrebbe ribaltare del tutto gli accordi del Nazareno tra Silvio e Matteo.  A rischio il patto del Nazareno - Il patto siglato da Renzi con Berlusconi e Verdini - come spiega ad Affaritaliani.it un esponente di spicco di Forza Italia - prevedeva che i termini fossero altri, ovvero che l'emendamento Lauricella si trasformasse in ordine del giorno e non fosse vincolante. Forza Italia valuterà, ma la prima impressione non è certo positiva. Qualcuno infatti tra gli azzurri mette in dubbio la tenuta dell'intesa Cav-Renzi sulle grandi riforme. 

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