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Vittorio Feltri: "Salvini e Di Maio? No, ecco chi ha ammazzato il nostro Paese"

di Davide Locano domenica 28 aprile 2019

2' di lettura

Titolo del Corriere della Sera di ieri a pagina 7: "Il debito è più alto del previsto e l' Ue prepara nuovi esami". Che la voragine nelle casse del nostro Stato sia sempre più pericolosa è un fatto incontestabile. I numeri sono freddi ma parlano chiaro. Ovvio che i conti nazionali, stando alle cifre, siano fallimentari da decenni. L'unico presidente del Consiglio che sia riuscito a diminuire, fino a dimezzare, il disavanzo fu Benito Mussolini e non so come fece a compiere il miracolo, considerato il fatto che costui ebbe la forza di inaugurare centinaia di grandi opere. Forse era bravo. Chi venne dopo di lui, compresi De Gasperi e Fanfani, pur essendosi distinti per spirito di iniziativa in favore del popolo, non riuscirono che a peggiorare i conti, anche se di poco. Dagli anni Sessanta in poi la gestione statale degenerò prima lentamente poi velocemente. Leggi anche: "Sagra di paese": Vittorio Feltri smonta il 25 aprile Se qualcuno avesse voglia di esaminare le statistiche prenderebbe atto che il deficit non si è mai più arrestato, al punto che oggi è il problema dei problemi. Nonostante ciò anche questo governo di irresponsabili ha incrementato le dimensioni del buco finanziario. Per vari motivi: dal reddito di cittadinanza alla quota 100 riguardante le pensioni, tutto contribuisce ad aggravare la situazione debitoria del Paese. Ora dire che l' Ue si predispone a tenerci sotto esame è una sciocchezza. L'Europa sa benissimo che spendiamo molto più di quanto incassiamo, pertanto è chiaro che le somme rosse sono più massicce di quelle nere. Non occorrono ulteriori accertamenti per stabilire che i nostri esecutivi sono pessimi nella gestione degli affari nazionali. E sarebbe ingiusto incolpare gli attuali governanti del disastro attuale. Che va attribuito ai fessi che li hanno preceduti nei lustri. A Di Maio e Salvini tutt' al più si può rimproverare la circostanza che invece di chiudere i rubinetti della spesa, come sarebbe stato opportuno, li hanno aperti appropinquandoci allo sfascio. E se Bruxelles si allarma solo ora è fuori tempo massimo. Per recuperare denaro onde rimpinguare le casse c' è solo un modo. Smetterla di sborsare soldi a chi non ne merita, cioè ai poveri inesistenti e agli esistenti fannulloni. riproduzione riservata. di Vittorio Feltri

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